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Il Salvadente | 06 giugno 2021, 09:05

Giochiamo al dottore? Come coinvolgere i più piccoli

Quello che vi narro è un modo per rendere giocoso e naturale, anche per un bambino, un atto medico che sovente genera ansia e timore nei più piccoli.

Giochiamo al dottore? Come coinvolgere i più piccoli

Cari Lettori, tranquilli: non stiamo parlando del più classico dei giochi erotici preadolescenziali!

Quello che vi narro è un modo per rendere giocoso e naturale, anche per un bambino, un atto medico che sovente genera ansia e timore nei più piccoli.

Mi è successo venerdì pomeriggio, mentre vaccinavo presso la farmacia Richeri di Finalpia: viene per essere vaccinata una signora, accompagnata da una bimba di sette anni, molto carina: mora, con i capelli “rasta” e due occhi furbetti. La mamma le chiede di aspettarla nella zona di attesa mentre accede al piccolo ambiente dove viene somministrato il vaccino; lei sembra delusa; in quel momento, memore dei racconti della mia collega “Francescona” Nardelli e di quanto appreso durante i corsi di Roberto Olivi, organizzati da  “Il dentista dei Bambini” (il gruppo di pedodontisti di cui faccio parte) mi viene un’idea “al volo” e le dico: “vieni, falla tu la vaccinazione alla mamma!” e lei “ma io non sono capace!” e io “ti insegno io!”

La mamma ha avuto la prontezza di stare al gioco per cui, dopo averla fatta sedere, ho fatto indossare i guanti alla bimba e le ho dato la salviettina disinfettante, indicandole dove pulire bene il braccio della mamma. Naturalmente ho fatto io l’iniezione, ma lei (dopo aver messo anche il cerotto sul punto di inoculazione, ha potuto dire di “aver vaccinato la mamma” ed ha vissuto come del tutto “normale e tranquillo” fare una iniezione, per cui, se un domani capiterà a lei di farsi vaccinare, probabilmente vivrà l’esperienza senza particolari timori.

Questa tecnica psicologica si chiama “tell-show-do”, cioè “spiega-mostra-fai” ed è quella che noi dentisti pediatrici applichiamo quando curiamo i dentini ai bambini. Approcciandoli in questo modo è più facile ottenere la loro collaborazione ed eseguire le terapie necessarie senza spaventarli.

Questo modo di agire, insieme a molti altri “piccoli trucchi” (che si imparano con lo studio specifico e con l’esperienza) fa la differenza tra un dentista pediatrico ed un dentista (anche tecnicamente bravissimo!) abituato a curare solo gli adulti.

Avere il primo incontro con il “dentista giusto”, per un bimbo, può fare una differenza enorme e renderlo un paziente sereno per tutta la vita!

Se avete dubbi o domande sul vostro sorriso, continuate a scrivermi a dottore@attiliovenerucci.it , risponderò privatamente e, se l’argomento sarà di interesse generale, potrà essere il tema di un prossimo Salvadente

Buona domenica!

 

Dr. Attilio Venerucci

Prof. A contratto c/o

Master in Laser Dentistry

Università degli Studi di Genova

 

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