Tra storia e vie di arrampicata, il rifugio Zanotti, custodito da Gianfranco Caforio del Cai ligure di Genova (VIDEO)

È il 1° giugno del 1947 quando Ervedo Zanotti - brillante avvocato del foro di Genova che non ha mai perso il legame con le terre alte - è impegnato su una palestra di roccia sul Monte Pietralunga nei pressi di Acquasanta, nell’appennino genovese. Insieme a lui i tanti giovani che hanno accolto con entusiasmo quel corso di avviamento all’Alpinismo che come segretario della sezione ligure del CAI ha fortemente voluto e organizzato. Mentre si appresta a vivere una giornata radiosa nel nome dell’insegnamento e della divulgazione, Zanotti improvvisamente cade nel cuore dell’Appennino Ligure. 

Il dolore è forte. La sezione ligure decide allora di rimettere mano al Rifugio Marco Tessari (Maggiore degli Alpini travolto da una valanga nel 1940), terminato nel 1943 ma fortemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale.

Così, a 2.144 metri di quota, nella conca del Gias del Piz alla confluenza dei Valloni di Schiantalà e del Lago Mongioie, il 19 settembre 1948, fu inaugurato il nuovo rifugio a Ervedo Zanotti che porterà per sempre il suo nome.

Il rifugio garantisce oggi il solo servizio di pernottamento (su prenotazione) ed è custodito da Gianfranco Caforio del Cai sezione ligure di Genova.

In un paesaggio straordinario ricco di specie diverse di flora e di animali selvatici, numerose cascate, imponenti montagne, abbiamo intervistato Caforio, personaggio del mondo della scalata.