"Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male". Così sentenziava il grande Eduardo De Filippo e come dargli torto.
Da italiani non possiamo rinunciare alla scaramanzia e anche la stessa Nazionale guidata da Roberto Mancini che ci sta facendo sognare all'Europeo con la finale raggiunta ieri sera, non può farne a meno. Dal capo delegazione Gianluca Vialli che, arrivato una volta in ritardo sul pullman che era già pronto a partire per il secondo match del girone contro la Svizzera, in occasione dei viaggi per raggiungere le destinazioni degli altri match ha ripetuto volontariamente il simpatico rito.
Senza dimenticare le grigliate post vittoria, le partite di padel del Ct e la riproposizione esatta della sequenza con cui i giocatori arrivano e si siedono nel pullman in partenza da Coverciano.
Però anche noi "comuni mortali" non siamo da meno. E nel savonese, a Celle è stata lanciata in una panetteria il rito dei gobeletti, goloso dolce tipico della nostra Liguria che si presenta come cupole di frolla farcite con confettura di frutta. Per la partita non possono mancare a rischio e pericolo di un risultato sfavorevole per gli azzurri.
Poi vabbè, se vogliamo proprio essere ancora più pignoli, di scaramanzie ce ne sarebbero a bizzeffe: dal non tagliarsi la barba, al mantenere gli stessi posti, al guardare la partita sempre con le stesse persone oppure in caso di ritardo nel guardare il match iniziare a seguirlo sempre alla stessa ora.
Ognuno ha il suo e l'importante è arrivare all'obiettivo, no?