Stati d'animo sovrapponibili, con una logica tensione per i risultati che si rincorrono tra l'ufficialità dei numeri sullo schermo della sala del Consiglio Comunale e quelli ufficiosi che i vari rappresentanti di lista sciorinano nelle chiamate al telefono, senza il supporto delle più diffuse chat di messaggistica online in tilt dal pomeriggio.
Così, intorno alle 19.15, si sono presentati a Palazzo Sisto i due candidati al momento in ballottaggio (che si svolgerebbe nei giorni di domenica 17 e lunedì 18 ottobre): Angelo Schirru, per la coalizione di centrodestra, e Marco Russo, per quella di centrosinistra.
La cautela nel commentare i risultati parziali, oltre alle sensazioni, li accomuna entrambi. Dei due è senz'altro Russo il più abbottonato limitandosi a un semplice "rinvio di ogni valutazione a quando il dato sarà più stabile per un commento circostanziato e non ballerino" senza aggiungere nulla sul ballottaggio, mentre l'avversario, pur volendo anch'egli attendere maggiori certezze, qualcosa sull'eventuale prossimo passaggio si lascia sfuggire.
"Vediamo il risultato, vedremo di far capire ai cittadini che noi abbiamo una concezione molto pragmatica, concreta, i savonesi devono essere coinvolti. Ho il vantaggio svantaggio di non essere un politico e non ho la dietrologia di capire cosa ci sia stato rispetto ad altre esperienze precedenti" ha commentato il candidato del centrodestra riferendosi anche, seppur velatamente, al dato sull'affluenza.
Dato commentato invece da Russo: "E' molto basso, condizionato certamente dall'allerta ma denota una disaffezione alla politica, è un problema di tutti coloro che hanno ruoli politici devono farsi carico affinché i cittadini tornino ad interessanti nei momenti cruciali".
In chiusura non è mancato un chiaro riferimento alla situazione meteorologica giornaliera e il tema della difesa del territorio, già nei pensieri, e questo è parso chiaro, di colui che sarà il prossimo sindaco savonese.
"Il primo pensiero va agli eventi alluvionali che hanno sconvolto non solo la città ma anche la provincia e quindi coloro che ha subito danni e disagi ma anche alla fragilità del territorio e alla possibilità di porne rimedio" ha commentato Russo.
"Mi aspettavo qualcosina di più, bisogna pensare ad una mappatura delle zone esondabili, dei tombini, dei ponti e la messa in sicurezza per questo ci vuole un grande piano, è bastato un po' di pioggia per rischiare la tragedia" ha aggiunto invece in conclusione il candidato Schirru.