"L'accordo Schirru-Aschei? Credo sia una decisione che spetta al candidato sindaco, ovvero mettere insieme tutte le forze che non vogliono riconsegnare Savona ad un medioevo del dissesto che ha già conosciuto questa città ai tempi di Berruti. Una giunta Russo è un qualcosa che, viste le facce, ci somiglierebbe molto, anche visti i tanti cappelli che oggi la sinistra si è premurata di mettere su quella amministrazione". Così Giovanni Toti, presidente della Regione, in vista del ballottaggio che sancirà il nome del nuovo sindaco di Savona.
"Credo che Schirru vada lasciato libero di fare le scelte che crede, Aschei è un candidato che si è opposto al cartello delle sinistre e lo ha fatto anche con qualche successo dei suoi elettori - ha aggiunto Toti - da solo ha raccolto un discreto margine di consenso, credo che i due programmi siano in qualche modo complementari e certamente Aschei si è offerto assieme al candidato sindaco Schirru a dare una mano per evitare che le sinistre tornino ad occupare Palazzo Sisto con tutto quello che comporterebbe per questa città. Penso che Schirru abbia fatto bene, poi i partiti difendono legittimamente il loro posto in più o in meno in Consiglio a seconda degli accordi che fa il sindaco".
"I partiti fanno bene a dire la loro, ma continueranno a sostenere Schirru in modo convinto: non c'è alternativa per nessuno. Siamo al ballottaggio, Schirru significa continuare in maniera coerente con la visione della Regione, dall'altra parte c'è un ritorno al passato che non piace e spero non piaccia a tanti savonesi" ha infine concluso il presidente della Regione.