Attualità - 11 ottobre 2021, 11:09

Savona, sciopero dei lavoratori: in più di 250 in corteo fino a piazza Martiri (FOTO e VIDEO)

Molteplici le motivazioni che hanno portato diverse categorie a scendere in strada

"La peggiore pandemia è il liberismo". Questo il titolo dello sciopero nazionale di tutte le categorie dei lavoratori che è andato in scena anche a Savona in piazza Sisto con un corteo che è partito proprio dal centro di Savona arrivando fino in piazza Martiri. 

Circa 250 (ma probabilmente anche di più) i lavoratori che hanno partecipato e hanno protestato contro l'abrogazione del Jobs Act, il mantenimento del blocco dei licenziamenti, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, il blocco degli aumenti dei prezzi, il rilancio del ruolo pubblico, il blocco delle spese militari, degli sfratti, il ripristino della democrazia e la ricostruzione dei blocchi di fabbrica, dei valori costituzionali e la discriminazione del Green Pass. Chiedono inoltre vere misure di contenimento e il controllo delle condizioni di sicurezza.

Insomma, una serie di iniziative richieste dal Cub, come spiegato dal referente provinciale Maurizio Loschi, alla quale si è aggiunto il tema della certificazione, "non sottovalutando le precedenti motivazioni: eravamo impreparati ad affrontare una pandemia di questo genere, e ciò spiega perché i governi sono riusciti a imporre misure che in altri tempi non avremmo accettato" ha aggiunto Loschi additando l'informazione come mezzo per giustificare queste ragioni.

Il sindacato ha poi voluto affrontare quindi le questioni circa la gestione dei fondi del Pnrr criticandolo come "uno strumento di ricatto pesantissimi su lavoratori, cittadini e pensionati".

Nulla però a che vedere, specialmente nei modi, con le proteste di piazza romane dov'è stata assaltata la sede nazionale Cgil, con la quale vi è una "diversità di strategia politica" e sottolineando come uno dei valori fondanti dell'organizzazione sindacale sia l'antifascismo: "Abbiamo immediatamente espresso la nostra immediata solidarietà senza se e senza ma perché le sedi dei partiti vanno difese - ha detto Loschi - Similitudini e percorsi della storia non vanno utilizzati solo quando fa comodo: mai abbiamo affermato di essere in una dittatura ma abbiamo individuato l'avvio di un percorso e abbiamo messo tutti sull'avviso".

"Invitiamo tutti i lavoratori a scioperare oggi per non perdere il diritto di poterlo fare domani. Contro il governo dei ricatti, contro i ricatti del governo. Ora è sempre resistenza. Passa dalla parte giusta, la tua" questo era stato monito del sindacato.