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Attualità | 21 ottobre 2021, 18:23

Uilca Liguria, domani sciopero dei dipendenti del gruppo Unipol per un rientro in sicurezza sul posto di lavoro

In Liguria incrociano le braccia 250 lavoratori che dal 4 novembre si accalcheranno negli uffici senza un piano sicurezza adeguato

Uilca Liguria, domani sciopero dei dipendenti del gruppo Unipol per un rientro in sicurezza sul posto di lavoro

Domani 22 ottobre sarà sciopero per le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Unipol per il rientro al lavoro in sicurezza e per contrastare la deriva autoritaria delle relazioni industriali. Le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Unipol, in totale 9000 dipendenti, a partire dal 4 novembre saranno obbligati al rientro in presenza senza gradualità e senza un accordo strutturale sul lavoro agile.

"Ad incrociare le braccia saranno anche i 250 lavoratori della Liguria che dal 4 novembre, appunto, dovranno rientrare - tutti insieme - al lavoro senza un accordo sindacale che li tuteli dal punto di vista della sicurezza. A raccontarcelo è Claudio Pellizzeri, segretario regionale Uilca Liguria, ma anche rsa Uilca del gruppo Unipol che dichiara: “Occorre un accordo strutturale sul lavoro agile che tenga conto di volontarietà, alternanza, diritto alla disconnessione e delle esigenze dei lavoratori fragili, della genitorialità e dei caregiver”.

Con questo spirito la Uilca Liguria e Uilca gruppo Unipol Liguria, coerentemente con il mandato assembleare, chiamano alla mobilitazione tutte le lavoratrici ed i lavoratori per rivendicare il rientro al lavoro in sicurezza anche con il ripristino di navette, parcheggi e mense laddove già presenti, garanzie di agibilità e sanificazione di tutti gli stabili ed arredi, il rispetto del distanziamento sociale agli ingressi e negli uffici oltre alla presenza di dispositivi di sicurezza anti Covid ed un sistema di areazione adeguato. Nel resto di Italia le rsa continuano a testimoniare il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo. “I mille dipendenti di Linear e Unisalute vogliono sicurezza a salvaguardia della loro salute - dichiara Cinzia Masotti rsa Uilca - Nella torre Unipol di 28 piani a Bologna c’è molta preoccupazione: ci sono cinque ascensori con una capienza ridotta di tre persone, con una presumibile calca all'ingresso per i controlli, le postazioni di lavoro ad isole in open space ad aria forzata e persone che restano al telefono 6-8 ore con la mascherina”.

Si aggiunge al contesto anche apprensione per i circa trecento colleghi di Unipol Assistance: “A Torino hanno i loro uffici in fase di ristrutturazione e non sanno neppure dove rientreranno” aggiunge Alessandra Fenoglio, rsa Uilca di Torino. Questo è un primo segnale al quale seguiranno altre iniziative se non sarà subito aperto un tavolo negoziale dal Gruppo Unipol.

Comunicato stampa

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