Giovedì 4 novembre alle ore 11.00, presso la Sala consigliare “Augusto Rembado” del Comune di Pietra Ligure, l’amministrazione comunale promuove un incontro con i responsabili delle associazioni di categoria e le aziende agricole del territorio pietrese per presentare il progetto “Produttori di Lavanda della Riviera dei fiori” e illustrare le opportunità legate alla coltivazione di questa pianta aromatica e medicinale tipica della macchia mediterranea. Con la delibera di Giunta n. 69 del 26 maggio 2020, il Comune di Pietra Ligure ha aderito al progetto “Lavanda Riviera dei Fiori”, ottenendo il riconoscimento di “Territorio della lavanda della Riviera di Fiori” per il suo ambito comunale.
“L’amore per la lavanda nasce da una tradizione secolare del nostro territorio, nativa delle Alpi Marittime e Alpi Liguri, quindi delle nostre montagne, e ha un fascino irresistibile - commenta Cesare Bollani dell’Associazione ‘Produttori lavanda Riviera dei Fiori’ -. Siamo partiti dalla nostra storia con un progetto territoriale per recuperare le nostre tradizioni. Il marchio che ci contraddistingue è "Lavanda della Riviera dei fiori" ( registrato a livello U.E.). Come produttori ci siamo messi insieme per recuperare gli antichi terrazzamenti, fermare il degrado, il dissesto idrogeologico, l'abbandono, dando la possibilità di una integrazione di reddito alla aziende agricole, perché dove non c'è reddito non può esserci agricoltura”, conclude Bollani.
“Aderire al progetto 'Lavanda Riviera dei Fiori' si inserisce all’interno della nostra azione programmatica tesa a promuovere il territorio pietrese nella sua totalità, dal mare ai monti, valorizzandone il patrimonio naturalistico-paessagistico e le sue tradizioni artigiane e agricole – esordiscono il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi e l’Assessore alle attività produttive Maria Cinzia Vaianella – Dopo aver promosso, nei mesi scorsi, iniziative divulgative dedicate alla conoscenza della lavanda e alle opportunità di sviluppo ad essa legate, come l’evento “Emozioni e … lavanda” di fine giugno, abbiamo voluto organizzare un incontro con i nostri agricoltori per illustrare le potenzialità di questo progetto di valorizzazione territoriale che può diventare veramente interessante e concreto proprio a partire dalla coltivazione di questa pianta – continuano - ‘Lavanda Riviera dei Fiori’ non è solo un marchio ma è soprattutto un’opportunità di crescita, attraverso la sinergia tra operatori di diversi settori, dall’agricoltura al commercio, dal turismo all’artigianato, dalla cultura alla ristorazione al recettivo. Diventare ‘Territorio della Lavanda della Riviera dei Fiori’ vuol dire permettere ai produttori, ma anche agli artigiani alle strutture recettive e alle realtà imprenditoriali di poter contare su una valida promozione e comunicazione, migliorando la loro visibilità sia in loco che verso nuovi consumatori, con significative ricadute commerciali e di opportunità lavorative, ma vuol anche dire contribuire ad una efficace azione di recupero di terreni abbandonati e incolti, convertendoli in ‘lavandeti’, con una importante azione di salvaguardia ambientale e lotta al dissesto idrogeologico – continuano – Riportare il colore bluette sulle nostre colline è un tassello di una più ampia strategia di sviluppo e promozione del nostro territorio, che vuol anche dire valorizzare un elemento naturale capace di accrescerne bellezza e fascino e attivare un circolo virtuoso che può funzionare da volano promozionale per tutte le nostre realtà – concludono De Vincenzi e Vaianella.