Sanità - 21 novembre 2021, 09:41

Albenga, dopo l'ok alla riapertura del Ppi l'ospedale cerca i medici: via al bando per i mutualisti

L'accordo coi medici di medicina generale prevede l’apertura in via sperimentale sulle 12 ore di un ambulatorio per la bassa intensità

L'accordo tra Regione Liguria e Alisa con i medici di medicina generale c'è, ora alla riapertura seppur parziale del punto di primo intervento del Santa Maria di Misericordia di Albenga manca un tassello fondamentale: i camici bianchi.

Dopo la rettifica attraverso una delibera da parte della Giunta regionale ai patti con le sigle di categoria, l'Asl2 savonese si è messa immediatamente all'opera per trovare i mutualisti necessari a trasformare la teoria in pratica garantendo l’apertura in via sperimentale sulle 12 ore dell'ambulatorio per la bassa intensità assistenziale.

Per farlo senza sottoporre ad ulteriori sforzi il personale già in carica presso il dipartimento di Emergenza Urgenza diretto dal dottor Luca Corti è stata così pubblicato un bando per manifestazioni d'interesse dedicato a medici di famiglia, della continuità assistenziale e chiunque sia in formazione titolari di incarico temporaneo nell'Asl.

I turni previsti sono due: quello di sei ore, per cui la paga lorda corrisponde a 420 euro, e quello da dodici retribuito con 840 euro lordi. Le domande dovranno pervenire entro giovedì 25 novembre, saranno poi valutate da una commissione che escluderà eventuali incongruenze o incompatibilità, dopodiché a stretto giro si posta si terranno i corsi di formazione con l'intento di aprire le porte ai pazienti già dai primissimi giorni di dicembre.

L'ambulatorio sarà infatti così strutturato per fungere da "filtro" per i pronto soccorsi della provincia (in particolare per il vicino Santa Corona di Pietra Ligure) con la presa in carico dei pazienti con patologie ambulatoriali a bassa complessità e degli altri pazienti, secondo protocolli condivisi con il Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Asl2 Savonese, escludendo i reindirizzamenti del 118.

I servizi a disposizione di quello che il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Giovanni Toti, ha definito come "una svolta di sistema, in previsione dell’organizzazione dell’assistenza sul territorio basata sull’Ospedale di Comunità e Case di Comunità" saranno quelli di laboratorio di analisi, di diagnostica per immagini, di consulenza specialistica presenti, di trasporto in altro ospedale per i pazienti che necessitano di essere trasferiti, il personale infermieristico, le strumentazioni informatiche e il personale di supporto. 

 

Redazione