Attualità - 24 novembre 2021, 09:30

Funivie, la Lega presenta un emendamento per il milione di euro mancante per il ripristino. Senatore Ripamonti: "Chiedo a tutte le forze politiche e ai rappresentanti savonesi di sostenerlo"

Nel frattempo oggi assemblea dei lavoratori con i sindacati, potrebbe essere presa la decisione di dar vita ad uno sciopero

Un emendamento per stanziare quel milione di euro mancante che serve per ripristinare l'impianto delle Funivie.

I senatori savonesi della Lega Paolo Ripamonti e Francesco Bruzzone lo hanno presentato e verrà discusso in Commissione Finanza e Lavoro congiunte in Senato, richiedendo proprio un ulteriore finanziamento per permettere all'impianto che trasporta rinfuse da Savona alla Val Bormida di poter essere ripristinato.

A fine ottobre il Ministero delle Economie e delle Finanze aveva deciso di finanziare 4 milioni di euro che però non basterebbero in quanto il quadro economico sarebbe incrementato richiedendo quel milione in più che sarebbe necessario per l'avvio delle procedure di gara.

"Abbiamo presentato un emendamento che garantisce soldi per la ricostruzione, io quello che dovevo fare con i Ministeri l'ho fatto, ora sta a loro lavorare per non impedire che la ricostruzione non venga fatta - ha spiegato il leghista Ripamonti -  Il commissario sta mantenendo l'impegno sulle tempistiche e sta facendo un ottimo lavoro, chiedo però a tutte le forze politiche e ai rappresentanti savonesi che spendano una parola ai loro colleghi commissari di sostenerlo".

Lo scorso 11 novembre nel frattempo era stata siglata in Regione Liguria la proroga della cassa integrazione per i 67 lavoratori per la durata di un anno fino al 15 novembre del 2022.

Sull'impianto però pende la spada di Damocle della messa in liquidazione, infatti dopo l'assemblea dei soci del 19 novembre è stata decretata dall'1 gennaio 2022, con l'amministratore delegato Paolo Cervetti che vestirà i panni del liquidatore.

“La società, pur in liquidazione, potrà comunque - ma per un tempo necessariamente breve - continuare a gestire il compendio e le attività residuali di manovra, gestione del raccordo ferroviario di Cairo e gestione del parco di deposito” aveva spiegato Cervetti.

“Speriamo - aveva proseguito Cervetti - di poter riconsegnare al demanio il compendio aziendale - che già custodiamo responsabilmente da quasi due anni - ancora integro, comprensivo dei 67 lavoratori oggi in forza (cui è garantita la cassa integrazione recentemente disposta). Ciò nella speranza che contestualmente le recenti iniziative parlamentari e amministrative che paiono intraprese, possano dare continuità allo sforzo sinora effettuato e un nuovo corso, completato il ripristino della linea ad opera del Provveditore alle Opere Pubbliche, alle attività funiviarie”.

Nel frattempo quest'oggi i sindacati svolgeranno a Cairo un'assemblea con i lavoratori e la settimana scorsa hanno avuto un incontro con l'azienda, la quale aveva specificato che in cassa sarebbero rimasti solo 450mila euro, utili per andare avanti due-tre mesi.

Non è da escludere che le organizzazioni sindacali dopo il vertice con i dipendenti proclamino uno sciopero.