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#ILBELLOCISALVERÀ | 12 dicembre 2021, 12:05

Sandro Pertini, figlio valoroso del Savonese: il “nostro” Presidente

Tappa a Stella San Giovanni e Savona per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ, per ricordare una figura storica ligure straordinariamente riflessiva, integerrima e profonda: il settimo Presidente della Repubblica Italiana

Sandro Pertini, figlio valoroso del Savonese: il “nostro” Presidente

Questa settimana tappa a Stella San Giovanni e Savona per questo nuovo articolo della rubrica #ILBELLOCISALVERÀ, ispirata dalla presentazione del cortometraggio Avanti Avanti!, dedicato al Presidente Sandro Pertini, che si è tenuta martedì 7 dicembre scorso a Genova.

Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo”. (Cit.)

Pensando alla bellezza dei valori più alti di Libertà, Democrazia e Giustizia Sociale, ho pensato di scrivere del "nostro” Presidente. Ero bambina durante gli anni del suo mandato presidenziale e lo ricordo molto bene e con grande affetto quel Presidente di “basso profilo”, sempre con la pipa in bocca, di poche parole, ma pronto a esplodere, anche di gioia. Chi non ricorda infatti la sua esultanza allo Stadio Santiago Bernabéu di Madrid per la vittoria ai Campionati del mondo di Calcio del 1982? Quell’evento felice è entrato nella memoria collettiva degli italiani assieme all'esclamazione del telecronista Nando Martellini: “Campioni del mondo!, Campioni del mondo!, Campioni del mondo!”.

La sua forte impronta personale gli valse una grande popolarità tra grandi e piccini, tanto da essere ricordato per sempre come il “Presidente degli italiani” o il “Presidente più amato dagli italiani”. Un Presidente dalla parte dei giovani: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”, affermazione fatta nel corso del suo messaggio agli italiani del 1978 rimasta celebre.

Alessandro Pertini, politico, avvocato, giornalista e partigiano, fu il settimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, primo socialista e unico esponente del PSI a ricoprirne la carica. Nacque a Stella San Giovanni, in provincia di Savona, il 25 settembre 1896,  nella casa che oggi ospita il museo a lui dedicato.

La sua personalità era intrisa dei principi ispiratori della democrazia parlamentare e repubblicana, nata dall'esperienza della Resistenza partigiana. Sosteneva con forza il suo rispetto della fede politica altrui, ma con altrettanta forza e convinzione rifiutava il pensiero fascista e di tutte le ideologie che rinnegavano la libertà di espressione.

Pertini fu un grande Uomo, capace di ispirarci ancora oggi per la straordinaria forza interiore che gli diede il coraggio di combattere e resistere alle atrocità delle guerre e delle persecuzioni. Per  questo fu infatti Medaglia d’oro al Valor Militare: “Animatore instancabile della lotta per la libertà d'Italia, dopo 15 anni trascorsi tra carcere e confino, l'8 settembre 1943 si poneva alla testa degli ardimentosi civili che a fianco con i soldati dell'esercito regolare contrastarono tenacemente l'ingresso alle truppe tedesche nella Capitale”.

Fu innovatore: con il suo modo di fare semplice, schietto e ironico, la sua statura morale, il suo carisma, durante gli anni trascorsi al Quirinale, anni molto difficili, costellati da avvenimenti delittuosi,  inaugurò  un nuovo modo di rapportarsi con i cittadini, a cui si rivolgeva  senza il velo freddo dell’istituzione, in favore di uno stile amichevole e  vicino. Fu proprio il  suo essere così che contribuì al riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni.

Al Patriota ligure, figlio valoroso del savonese, al nostro Presidente, a cui tutti abbiamo voluto bene, in onore della sua memoria, a Savona gli è stata dedicata la stele realizzata dall’artista Gianni Lucchesi, inaugurata recentemente,  che riporta alcune parole di grande spessore che rappresentano il suo pensiero e la filosofia su cui ha fondato il suo percorso di vita, come Democrazia, Giustizia sociale, Vita, Dignità, Libertà.

Per chi desidera compiere un viaggio di una parte importante della nostra storia e conoscere meglio questa figura straordinariamente riflessiva, integerrima e profonda, una tappa a Stella San Giovanni nella casa museo a lui dedicata, gestita dell’Associazione Sandro Pertini,  è d’obbligo. Qui, la collezione di ricordi, quadri, fotografie, pipe e altri oggetti aiutano a ripercorrere i passaggi salienti della sua vita. L’area antistante la casa museo dovrebbe arricchirsi di una nuova opera a lui dedicata: una statua realizzata dall’artista e insegnante Pietro Marchese, commissionata dall’amministrazione di Stella San Giovanni.

Chiudo questo umile ricordo con una piccolissima parte del suo discorso di insediamento alla carica di Presidente della Repubblica Italiana, espresso con lo stile sobrio e semplice che lo contraddistingueva, ma carico di significato che ancora oggi, a leggerlo emoziona: “Certo noi abbiamo sempre considerato la libertà un bene prezioso, inalienabile. Tutta la nostra giovinezza abbiamo gettato nella lotta, senza badare a rinunce per riconquistare la libertà perduta. Ma se a me, socialista da sempre, offrissero la più radicale delle riforme sociali a prezzo della libertà, io la rifiuterei, perché la libertà non può mai essere barattata. Tuttavia essa diviene una fragile conquista e sarà pienamente goduta solo da una minoranza, se non riceverà il suo contenuto naturale che è la giustizia sociale. Ripeto quello che ho già detto in altre sedi: libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile, l'un termine presuppone l'altro: non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà, come non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale”.

Maria Gramaglia

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