Attualità - 15 gennaio 2022, 11:00

Deposito Gnl a Vado, l'annuncio dell'Autorità Portuale. Ma il sindaco Giuliano non ci sta: "Non c'è spazio, si apra un tavolo regionale"

Signorini: "Stiamo valutando come realizzarlo, dovremo essere in grado di concludere la proposta demaniale che c'è stata fatta nel giro di due-tre mesi". La prima cittadina vadese: "Un tema così rilevante per la portualità ligure non può esser affrontato in questo modo"

I depositi chimici di Multedo non si trasferiranno a Vado Ligure ma in porto a Sampierdarena a Ponte Somalia. L'ulteriore conferma è arrivata ieri nel corso del punto fatto a Genova sui cantieri avviati e sul proseguo delle opere contenute all’interno del Programma Straordinario degli Interventi portuali.

Qualche settimana fa il deputato Edoardo Rixi aveva lanciato la proposta di spostamento nel comune vadese, che però aveva di fatto non trovato d'accordo l'amministrazione comunale.  

"Il sindaco di Vado ha detto che non è disponibile ed è infatti un tema che accende gli animi, la chimica è un vanto di tutti i porti del mondo e abbiamo fatto tantissimi approfondimenti, per capire quale area era la migliore e Ponte Somalia per questo è stata una scelta che rispettava tutti i vincoli dal punto di vista della sicurezza ed è maturata l'intesa con il concessionario esistente - spiega il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini - La posizione di Rixi è stata dettata da anche ulteriori preoccupazioni, gli sforzi che abbiamo fatto fino ad oggi per arrivare a quella soluzione ci portano ad arrivare fino in fondo e realizzarla".

Netta apertura invece per la realizzazione nelle aree del Reefer di Vado per un deposito di stoccaggio del gas naturale liquefatto, anche se, come già specificato lo scorso anno, il sindaco Monica Giuliano non ci sta.

"C'è un progetto europeo che è il Gnl Facile e riguarda la possibilità di fornire con punti di rifornimento mobile il gnl per i mezzi che transitano nel porto. Stiamo valutando a Vado la possibilità di un insediamento, nell'ambito dell'Autorità di Sistema stiamo istruendo questa possibilità, non è stata inserita nel programma tre anni fa perché abbiamo inserito per ora i depositi chimici - prosegue Signorini - Stiamo valutando come realizzarlo, dovremo essere in grado di concludere l'istanza demaniale che c'è stata fatta nel giro di due-tre mesi, poi ovviamente ci sarà il progetto e la realizzazione".

"Un tema così rilevante per la portualità ligure non può esser affrontato in questo modo. Per quanto riguarda il comune di Vado, Autorità Portuale ha preso degli impegni ancora da concretizzare e riguardano le infrastrutture a terra di cui abbiamo bisogno non solo per il porto ma per tutto il territorio, a partire dalla messa in sicurezza del torrente Segno, al ribaltamento del casello e alla strada in sponda destra. Prima di tutto Signorini pensi a questo - spiega la prima cittadina vadese - Se si vuole parlare di un nuovo combustibile questo tema va affrontato con tutti gli stakeholder, i territori di Vado, Savona, La Spezia e Genova e Autorità Portuale, il tavolo regionale deve ragionare in una visione unitaria e capire su dove è meglio collocare tutti gli elementi".

"Vado ha già una serie di anime sul territorio precise che riguardano la logistica e i rifiuti che sono i punti cardine non solo per la provincia di Savona ma anche quella di Genova - continua Monica Giuliano - Se non esiste l'opzione zero (citando il sindaco di Genova Marco Bucci), non esiste l'opzione Vado-Genova, bisogna aprire gli orizzonti regionali e oggi dico già che nel mio comune non c'è spazio, abbiamo fatto altre scelte, siamo l'unica città che è uscita dal carbone senza dismettere i propri siti, abbiamo infatti già definito i nostri piani d'intervento. Vado non si può caricare tutto, non è pensabile, bisogna distribuire tutte le economie".