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Attualità | 15 gennaio 2022, 12:25

Peste suina, Fiab e Federparchi: "Rischio lockdown per l'entroterra, chiediamo restrizioni temporanee e parziali"

"Chiediamo che i provvedimenti restrittivi alla mobilità pedonale e ciclabile siano quanto più possibile temporanei e provvisori"

Foto tratta dalla pagina Facebook di Fiab Genova

Foto tratta dalla pagina Facebook di Fiab Genova

"In merito alla nuova emergenza sulla peste suina, - scrivono i membri della federazione - FIAB Genova condivide la posizione di Federparchi Liguria che attraverso il suo Coordinatore Roberto Costa ha dichiarato: 'Senza entrare nel merito dei provvedimenti autonomamente assunti dal Ministero della Salute, va fatto presente tuttavia che la chiusura prolungata (si parla di 6 mesi, e quindi fino al 13 luglio 2022) di interi territori montani ad attività importanti come escursionismo, MTB biking, turismo equestre, ricerca funghi, rischia di trasformarsi in un nuovo lockdown per un entroterra ligure già pesantemente colpito da due anni di pandemia portando alla chiusura di innumerevoli attività di ogni tipo il cui reddito proviene, del tutto o in parte, dalla presenza del turismo outdoor: rifugi, agriturismi, attività alberghiere, guide naturalistiche, accompagnatori turistici, centri educazione ambientale, produttori tipici, in particolare nei settori carne, miele, latte, formaggi, taglialegna, allevatori, centri turismo equestre, ecc.


Chiediamo che i provvedimenti restrittivi alla mobilità pedonale e ciclabile siano quanto più possibile temporanei e provvisori, e che essi vengano comunque almeno graduati per livello di rischio territoriale e garanzie di pratica in sicurezza, per esempio evitando chiusure totali ma esclusivamente indicando prescrizioni quali l’obbligo di seguire i sentieri segnalati, non portare cani, consentire l’accesso a gruppi controllati, guidati e numericamente limitati, in particolare se diretti a mete precise quali rifugi, altre strutture di accoglienza, beni ambientali, storici e architettonici. L’ordinanza ministeriale sembra contemplare la possibilità di deroghe specifiche ed è su queste che il territorio dell’entroterra potrebbe contare per non trovarsi chiuso di fatto per mesi, e in tal senso  chiediamo anche a Regione Liguria di farsi parte attiva alla ricerca di soluzioni meno penalizzanti
'". 

Redazione

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