Attualità - 21 gennaio 2022, 15:40

Spostamento della linea ferroviaria Finale-Andora, OR.S.A. Trasporti: "Convinti che peggiorerà ulteriormente il servizio"

La segreteria regionale dell'organizzazione dei sindacati conferma le proprie perplessità sul progetto

"Come è noto, da alcuni mesi è tornato in 'auge' l’ormai ventennale progetto di spostamento a monte della linea ferroviaria Finale-Andora, impropriamente chiamato 'raddoppio'. La nostra Organizzazione, in tempi non sospetti (circa 3 anni fa) aveva già espresso forti perplessità su tale progetto, non mancando di farle conoscere all’attuale Assessore Regionale Berrino, durante un’audizione". Così, attraverso una nota stampa, la segreteria regionale di OR.S.A. Trasporti, organizzazione sindacati autonomi e di base.

"Nelle scorse settimane - prosegue la nota - abbiamo avuto modo di approfondire dettagliatamente la tematica con i comitati pendolari e le associazioni di categoria che da tempo sono contrarie al progetto e successivamente a tale confronto confermiamo le medesime perplessità ed anzi  siamo ancora più convinti di come l’impatto di tale opera possa peggiorare ulteriormente un servizio di trasporto che, negli anni, ha subito un ridimensionamento, paradossalmente proprio in virtù della tendenza, tutta ligure, a decentrare la linea ferroviaria".

"Diciamo no perché - spiegano da OR.S.A. - una linea ferroviaria decentrata, che non 'serve' i paesi, è un servizio poco allettante, sia per i pendolari che per i turisti che vogliono raggiungere la Liguria con un mezzo di trasporto alternativo all’automobile; la storia, anche recente, ci insegna che lo spostamento sia della Linea San Lorenzo-Taggia che il più recente Andora-Imperia, abbia ridotto il numero complessivo dell’utenza che ne usufruisce; gli spostamenti a monte hanno creato autentiche stazioni fantasma, alcune difficilmente raggiungibili coi mezzi pubblici o fuori mano che, di fatto, non invogliano i cittadini ad utilizzarle, soprattutto nelle ore serali, vista anche la totale assenza del personale ferroviario".

"Stazioni decentrate significa stazioni impresenziate, quindi potenzialmente abbandonate al degrado, non solo urbano - prosegue la nota - spostare una linea lontana dai centri urbani è, di fatto, un’incentivazione all’utilizzo del mezzo privato, con buona pace delle 'spinte ecologiste' che da più parti emergono; la nostra regione, da sempre penalizzata da una rete stradale in perenne manutenzione, verrebbe ancor di più snobbata da quel turismo di qualità che sempre più opta per scelte ecosostenibili. In definitiva: meno servizi, meno qualità, meno passeggeri, più traffico, più disagi e più degrado con ricadute su tutta l’economia del ponente ligure".

"Chiediamo: l’immediata riapertura di un confronto col territorio e con tutti i soggetti interessati e/o coinvolti, ivi comprese le Istituzioni locali; la revisione del progetto che preveda una riqualificazione/potenziamento del servizio ferroviario esistente; l’eventuale valutazione di progetti alternativi; il rilancio del trasporto pubblico ferroviario, al fine di ottenere efficienza, qualità, puntualità e capillarità del servizio, sicurezza" concludono infine dalla segreteria regionale di OR.S.A. Trasporti.

Redazione