Ucraina, Zelensky alla Camera: "Immaginate la vostra Genova come Mariupol, completamente rasa al suolo"

“Immaginate la vostra Genova come Mariupol, una città completamente bruciata. Il prezzo della guerra: 117 bambini uccisi”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky questa mattina nel suo discorso in video collegamento con la Camera dei Deputati durante il quale ha riferito su quanto sta succedendo in Ucraina per effetto dei bombardamenti russi.

“Il nostro popolo è diventato l'esercito. - ha detto Zelensky – Immaginate Mariupol come una Genova completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone per raggiungere i pullman per stare al sicuro. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi. Non accogliete i russi in vacanza in Italia”.

In Liguria è forte la presenza della comunità ucraina che insieme alla Caritas e alle istituzioni si è prodigata sin da subito per l'accoglienza delle migliaia di profughi arrivati finora. Genova e Savona sono gemellate rispettivamente con Odessa e Mariupol, (anche se quest'ultimo gemellaggio non è stato rinnovato) due città simbolo della guerra in corso.

L'intervento di Zelensky è stato accolto da un lungo applauso. “Ho visto il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia questo spargimento di sangue”, ha detto ancora il presidente ucraino.

In aula il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il discorso di Zelesky è stato preceduto dagli interventi del presidente della Camera Roberto Fico e di quello della presidente del Senato Elisabetta Casellati.

"Testimoniamo nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all'Ucraina", ha detto Fico. "Esprimiamo vicinanza e ammirazione per il coraggio del popolo ucraino e confidiamo in una sola negoziale", ha ribadito la presidente del Senato

In Aula anche il premier Mario Draghi, che parlerà subito dopo Zelensky. In questi giorni di guerra, ha detto il presidente ucraino, "ho visto il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue".

Assenti dall'aula, come già annunciato, i parlamentari di 'L'Alternativa C'è', il gruppo di cui fa parte anche il senatore Mattia Crucioli, candidato sindaco di Genova.

“Noi non immaginiamo Genova bombardata, ma da un certo punto di vista possiamo definirlo un complimento che abbia citato Genova. - ha commentato il sindaco Marco Bucci dai Magazzini del Cotone, dove è in corso il congresso regionale della Cisl – Certamente non vogliamo la guerra e i bombardamenti, Genova ne ha seguiti parecchi, gli ultimi della Seconda Guerra Mondiale sono stati terribili, quindi non vogliamo una cosa di questo tipo”.

"Non c'è nessun motivo per cui si debbano usare le bombe per risolvere i problemi, noi siamo assolutamente per la pace, la guerra non serve assolutamente a nulla. Il fatto che abbia citato Genova vuol dire che la conosce e questa è una cosa positiva", ha detto ancora il sindaco, che ha invitato Zelensky a visitare Genova, città in cui il presidente ucraino è già stato. "Se c'è già stato è positivo, vuol dire che i turisti vengono da noi. In secondo luogo, potrebbe essere una bella idea, speriamo che finisca presto così può venire".

Bucci ha poi commentato l'annullamento della presenza russa a Euroflora e gli altri eventi in programma tra Genova e Mosca.

“Abbiamo previsto una mostra a Mosca, già programmata, doveva essere in autunno, non sappiamo se la faremo, l'abbiamo messa in sospeso, non è giusto rinunciare agli aspetti culturali anche per la popolazione della Russia stessa, ma dall'altra parte ci sono anche situazioni da tenere presente. La linea non è quella di interrompere tutti i rapporti, ma si valuta caso per caso”.

“Un'immagine brutale nella sua semplicità che rende bene l'idea di cosa sta provando quella nazione, che mette i brividi ma fa riflettere. - ha commentato, sempre dal congresso della Cisl il presidente della Regione Giovanni Toti - Io credo che bene ha fatto il parlamento ad ascoltare Zelensky perché non ci possono essere infingimenti e nessuna sfumatura, oggi c'è un popolo aggredito ed è quello ucraino e c'è un governo e uno Stato aggressore che è quello della Russia. Speriamo che la ragionevolezza prevalga, ma il governo italiano, l'Unione Europea e l'occidente tutto devono continuare a fare con grande determinazione quello che hanno fatto fino a oggi”.

Sulle assenze in parlamento, Toti ha commentato: “Ognuno ragiona con la sua testa, per quanto mi riguarda non ci possono essere sfumature, possiamo interrogarci tutta la vita sulla geopolitica e sul perché siamo arrivati a questo punto, ma oggi dobbiamo semplicemente fare quello che è giusto faccia un governo parte dell'Unione Europea, alleato degli Stati Uniti, noi dobbiamo prendere posizione netta a favore dei valori occidentali democratici, del diritto di un popolo ad autodeterminarsi come quello ucraino e del diritto di difendersi. Su questo non possono esserci dubbi”.