Giornata all'insegna della legalità quella odierna a Loano, con due appuntamenti nella mattinata dedicati al ricordo delle vittime della mafia e alla diffusione della consapevolezza dell'operato delle Forze dell'Ordine in materia.
La prima parte della giornata ha avuto luogo presso i giardini Nassirya, dov'è stata dedicata alla memoria della poliziotta Emanuela Loi, prima agente donna della Polizia di Stato vittima durante il servizio, proprio mentre era di servizio, durante la strage di via D'Amelio del 1992, insieme ai colleghi Agostino Catalano, Eddy Walter Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli sotto casa del giudice Paolo Borsellino.
Dopodiché la platea, composta, oltre che dai membri dell'amministrazione locale e regionale, dai rappresentanti locali delle Forze dell'Ordine e da due classi dell'istituto superiore "Falcone", si è spostata a Palazzo Doria dove si è tenuto il convegno “Beni confiscati alla mafia: un’occasione di sviluppo per il territorio ligure”, organizzato dal Comune di Loano e dal Forum Italiano per la Sicurezza Urbana in collaborazione con Avviso Pubblico, Libera Liguria e con il patrocinio di Regione Liguria e Anci Liguria.
Finalità dell'incontro è stata quella, attraverso i diversi contributi portati da relatori di valenza nazionale oltre che, come detto, dalle principali figure istituzionali, politiche e amministrative del territorio e dei rappresentanti delle forze dell'ordine, di sensibilizzare e far conoscere il valore dei beni confiscati alla mafia per le comunità locali approfondendo il contesto di riferimento del settore beni confiscati, la dimensione regionale, le esperienze di riutilizzo e le opportunità per valorizzare il territorio.