Attualità - 19 aprile 2022, 11:29

Lavoro e pensioni, convegno al Priamar. Pedretti (Spi Cgil): “Bisogna dare ai giovani un futuro lavorativo stabile e ben pagato” (FOTO e VIDEO)

Sul reddito di cittadinanza: “Ne avrei preferito uno sulla povertà”

Lavoro e pensioni, convegno al Priamar. Pedretti (Spi Cgil): “Bisogna dare ai giovani un futuro lavorativo stabile e ben pagato” (FOTO e VIDEO)

“Lavoro e pensioni. Tra presente e futuro”. Questo il titolo del convegno organizzato dalla Cgil Savona all’interno della mostra dei 120 anni dalla nascita della Camera del lavoro savonese presente nel palazzo del Commissario sulla fortezza del Priamar di Savona ed inaugurata venerdì scorso.

All’iniziativa pubblica è presente il segretario generale della Spi Cgil Nazionale Ivan Pedretti con il quale abbiamo fatto il punto sulle pensioni, il lavoro e il reddito di cittadinanza.

“Le prospettive vere sarebbero cambiare il mercato del lavoro e dare ai giovani un futuro di lavoro stabile e ben pagato. Oggi siamo in forte difficoltà abbiamo troppo precariato, troppi lavori saltuari e precari. Il tema delle pensioni sarà cruciale e si alzerà nel tempo come questione centrale nel rapporto tra le vecchie e nuove generazioni. I pensionati in Italia per l’80% sono sotto i 1000 euro” dice Pedretti. 

In un savonese che vive di turismo, mancano i lavoratori stagionali ma i sindacati in più di un’occasione hanno puntato il dito sulle condizioni di lavoro e sulla precarietà dei contratti.

“Il Paese non può più pensare di competere a livello internazionale con la bassa qualità del lavoro, la precarietà e saltuarietà. Quando al lavoratore si chiede più flessibilità, teoricamente bisognerebbe pagarlo di più, in Italia invece se sono precario vengo pagato di meno, se sono in condizioni disagiate ho meno diritti e possibilità - puntualizza il segretario nazionale Spi Cgil - Anche il turismo ne soffre, lo stesso lavoratore non è più invogliato a fare bene il suo mestiere perché se alla fine deve essere maltrattato e mal pagato, credo che ognuno faccia fatica a stare a condizioni simili”.

Altro tema cruciale è il reddito di cittadinanza. Dopo la scadenza degli ulteriori 18 mesi di proroga del sussidio, in molti potrebbero ritrovarsi in estrema difficoltà, considerando che il lavoro in questi anni, vista anche l’imponente richiesta non è stato fornito e i centri dell’impiego unitamente ai “navigator” non sono riusciti a trovare una soluzione alla criticità.

“Avrei preferito un reddito sulla povertà. Il problema vero è il lavoro e acquisire una capacità di lavoro qualificato, ben pagato e stabile, credo che quella sia la soluzione. Bisogna rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali, quando un dipendente perde un posto di lavoro e nel frattempo che ne trova un altro ci sono periodi mancanti che vanno riconosciuti dalle imprese e dallo Stato” conclude Ivan Pedretti.

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