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Attualità | 29 giugno 2022, 12:51

Cisl: "Il disagio sociale cresce, diventa sempre più difficile assistere ed orientare le persone"

L'intervento di Simone Pesce, responsabile AST Cisl Savona

Cisl: "Il disagio sociale cresce, diventa sempre più difficile assistere ed orientare le persone"

"Da alcune settimane presso gli uffici sindacali stiamo registrando preoccupanti episodi di insofferenza che i nostri operatori si trovano a gestire con sempre maggiore difficoltà. Al disagio determinato dalle restrizioni anti-Covid nonché da differenti posizioni rispetto all’obbligo vaccinale ovvero dalle scelte assunte dal sindacato a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori ancora in gran parte incomprese o riconosciute, si sommano le proteste derivanti dalle sempre maggiori aspettative rispetto alle prestazioni assistenziali che gli uffici sindacali si sono trovati e si trovano tutt’oggi a patrocinare in questi difficili momenti". 

Cosi commenta in una nota Simone Pesce, responsabile AST Cisl Savona che aggiunge: "È evidente che gli effetti della pandemia prima e dei rincari dovuti a quelli della guerra in questi ultimi mesi hanno determinato un crescente aumentato delle disuguaglianze sociali con un conseguente allargamento della fascia di popolazione vicino alla soglia di povertà o comunque non più in grado di provvedere all’adeguato sostentamento del proprio nucleo familiare senza l’accesso a qualche forma di sussidio". 

"A molti però non risulta chiaro il ruolo di intermediazione demandato agli uffici dei CAF e dei Patronati sindacali che si realizza in attività di consulenza ed assistenza nella presentazione delle domande e della documentazione necessaria per la verifica dei requisiti richiesti senza possibilità di incidere sulle decisioni, compito proprio degli istituti preposti all’erogazione, né tantomeno sulla quantificazione delle prestazioni. Sempre più spesso si cade nell’equivoco di considerare gli uffici e gli operatori sindacali alla stregua di quelli pubblici con l’effetto di attribuirgli competenze e abilitazioni nella realtà non riconosciute e, pertanto, con la conseguente impossibilità da parte degli stessi di procedere a verifiche in merito alla variazione degli importi o delle scadenze delle prestazioni". 

"Le persone che si sono avvalse delle prestazioni assistenziali straordinarie trovando difficoltà a contattare gli uffici pubblici preposti per ricevere spiegazioni riversano le proprie rivendicazioni verso quegli uffici che riescono a raggiungere con maggiore facilità ovvero quelli attraverso i quali hanno presentato domanda, senza però la possibilità di trovare le adeguate rassicurazioni. Il modo a volte disorganico con il quale sono state introdotte alcune prestazioni emergenziali unitamente alla rincorsa determinatasi per accedere alle stesse ha poi causato, in alcuni casi, ritardi nella definizione delle procedure con conseguenti disservizi (tra il lancio della notizia, la definizione del decreto e delle circolari attuative ed infine la creazione della modulistica telematica per la presentazione della domanda spesso passano mesi), in altri, il riconoscimento di prestazioni non dovute che devono essere restituite in sede di dichiarazione dei redditi, in altri ancora, un affidamento esaspero ed incondizionato a forme di assistenzialismo". 

"Per ovviare ai disagi sopra richiamati la Cisl territoriale, pur confermando la massima disponibilità ad assistere le persone che si rivolgono presso i propri uffici e ad assicurare nel rispetto del sistema di appuntamenti adottato nonché del lavoro e della pazienza dei propri operatori, invita tutti gli istituti coinvolti nella gestione delle assistenze a migliorare i propri sistemi di comunicazione (ad esempio anticipando notizie tramite i giornali in merito ad eventuali novità che possano determinare richieste di chiarimenti) al fine di facilitare la gestione dell’utenza e la collaborazione tra gli uffici". 

"È evidente che con il graduale ritorno alla normalità post-Covid e nell’ambito delle riforme complessive annunciate dal Governo sui temi fiscali, assistenziali e previdenziali, sarà necessario affrontare a livello nazionale un riordino ed una semplificazione del sistema che oggi si è determinato al fine di garantire un più agevole accesso alle prestazioni a chi ne ha realmente diritto nonché a facilitare e velocizzare la gestione delle pratiche necessarie per la presentazione delle istanze. Anche su questo versante la Cisl, come già proposto al Governo, si candida a fornire il proprio contributo di idee ed esperienza" conclude Pesce. 

Comunicato stampa

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