Curiosità - 09 settembre 2022, 14:51

Carlo III e il legame col savonese, quando il "Lupin della Riviera" rubò i gioielli del Re d'Inghilterra

Il racconto di uno dei più celebri furti subiti dalla Casa Reale inglese, opera di un ladro scaltro e gentiluomo: Renato Rinino

Carlo III e quel curioso legame col savonese, quando il "Lupin della Riviera" i gioielli del Re d'Inghilterra

A sinistra: St James Palace, luogo dove avvenne il furto dei gioielli all'ormai Re Carlo III (immagine tratta da Google Maps). A destra: Renato Rinino mostra la refurtiva

Da ventiquattr'ore gli occhi del mondo intero si muovono tra la residenza di Balmoral, in Scozia, e Londra, colpita dalla morte dell'amata Regina Elisabetta II e centro nevralgico dei prossimi appuntamenti ufficiali della monarchia inglese per il suo lutto e anche la sua successione.

Stasera alle ore 19 (ora italiana) Re Carlo III terrà il suo primo discorso alla Nazione e a tutti i territori di cui è Capo di Stato, mentre domani (10 settembre, ndr) sarà proclamato re all'interno delle stanze di St James's Palace.

E proprio la residenza dell'attuale monarca inglese di Cleveland Row costituisce un curioso legame tra la Royal Family e il savonese, nel segno del "Lupin della Riviera", Renato Rinino.

L'occasione che fece del "ladro gentiluomo" (nominato così da alcuni dopo un paio di episodi in cui restituì il maltolto ai legittimi proprietari dopo aver scoperto trattarsi di persone in difficoltà), "l'uomo giusto nel posto e nel momento giusto" portandolo alla ribalta delle cronache internazionali, arrivò il 26 febbraio del 1994.

Dopo un'infanzia tra gli stenti e una gioventù segnata da furti per lo più per togliersi qualche sfizio, Rinino decide di trasferirsi a Londra poco più che trentenne. E girando tra i ricchi quartieri della capitale britannica, un giorno finisce per imbattersi in quella che ha tutto l'aspetto di una residenza per benestanti, se non qualcosa di più, avvolta dalle impalcature.

L'opportunità fu non solo l'assenza dell'allora Principe Carlo che si trovava in vacanza a Klosters, nelle alpi svizzere, ma anche un episodio inatteso quanto scombussolante per l'intera security reale: l'atterraggio di un deltaplano nei giardini tra la residenza reale e Buckingham Palace.

Tutti gli uomini della sicurezza si concentrano nell'area dei giardini. Ma non solo: ogni allarme viene momentaneamente disattivato. E così, sfruttando le impalcature della facciata, Rinino riesce a intrufolarsi indisturbato negli appartamenti. Rendendosi però presto conto di come non si tratti di una semplice dimora di lusso.

E così, una volta dentro, comincia ad arraffare tutto ciò che è facilmente da trasportare e anche rivendibile: cinque spille da cravatta in oro, alcune paia di gemelli in pietre preziose, tra cui quelli Fabergé donati dallo zar di Russia Nicola II alla famiglia reale inglese, due scatole intarsiate d'argento e alcuni orologi in oro.

Una passeggiata turistica nelle strade di Londra che si trasforma nel furto dell'anno, se non del decennio od oltre nel Regno Unito: la Regina Elisabetta II si dice profondamente addolorata per la sparizione di quei gioielli dal forte valore non solo economico ma anche sentimentale, altrettanto il figlio Carlo. Si mobilitano Scotland Yard e pure il celeberrimo "MI5", offrendo una ricompensa di 10mila sterline. Non basta però.

Nonostante il gioielliere a cui Rinino vende alcuni pezzi si accorga di aver acquistato parte della refurtiva e segnali l'accaduto alla polizia, solo la confessione dello stesso autore del gesto, avvenuta oltre tre anni dopo l'episodio, sblocca le indagini. Guarda caso, il tempo sufficiente a spingere i giudici ad archiviare il procedimento perché il reato è caduto in prescrizione, mentre il "ladro gentiluomo" afferma di voler restituire la merce solo di persona al Principe Carlo.

La sua popolarità cresce, condita anche da un po' di simpatia nei suoi confronti da parte del grande pubblico. Tuttavia l'ncontro non avverrà mai con la refurtiva restituita insieme ad una lettera di scuse che pare l'attuale sovrano d'inghilterra apprezzò.

Così come mai è stata svelata da Rinino, ucciso per gelosia nel 2003, la veridicità di un dettaglio "piccante" della refurtiva: la presenza vociferata di una corrispondenza epistolare tra Carlo e Camilla Parker-Bowles, ai tempi ancora sua amante.

Mattia Pastorino

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