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Regione | 19 dicembre 2022, 13:08

Contrabbando di tabacco, la Liguria come esempio virtuoso: solo l'1% delle sigarette è illegale (Video)

A livello nazionale si registrano perdite di circa 270milioni di euro derivanti dal commercio illecito. A detenere la maglia nera è la Francia: il 30% di sigarette sul totale è di contrabbando

Contrabbando di tabacco, la Liguria come esempio virtuoso: solo l'1% delle sigarette è illegale (Video)

L’Italia si trova una posizione peculiare rispetto al resto d’Europa per quanto riguarda il traffico e il consumo di sigarette provenienti dal commercio illecito: nel nostro paese, infatti, nel 2021 c’è stato un consumo di 1,4 miliardi di sigarette contraffatte, pari al 2,2% del totale, rispetto a una media europea dell’8,1%. 

La Liguria, con un basso consumo di sigarette illecite (1%) rispetto alla media nazionale, si contraddistingue per virtuosità, pur collocandosi al centro di due flussi strategici per il commercio illecito: uno verticale, che connette il Maghreb all'Europa attraverso il Mediterraneo, e uno orizzontale, che risale la Penisola da Bari o Ancona, e attraversa la Liguria verso il sud della Francia. In particolare, il porto di Genova rappresenta uno snodo finale importante per numerosi flussi illeciti diretti in Italia e in Europa. A livello nazionale il mancato gettito legato all’illecito è stato di 272 milioni di euro (-36% rispetto al 2020, pari ad un recupero di circa 100 milioni di euro su base annua). 

Questi dati sono emersi nel corso del 1° Rapporto sul commercio illecito nel settore tabacco e E-cig, realizzato dalla Fondazione Osservatorio Agromafie, in collaborazione con Eurispes e con il contributo di Philip Morris Italia e che si è svolto questa mattina nei locali della Camera di Commercio di Genova.

A detenere la maglia nera del traffico illecito di tabacco è la Francia, con il 30% di prodotto illegale sul totale, seguita poi da Grecia e Lituania. 

In Italia è stato registrato inoltre un calo di 1,2 punti percentuali rispetto al 2020, a fronte di un trend europeo in crescita – nello stesso periodo – di 0,3 punti percentuali: un risultato possibile grazie al costante impegno e all’efficacia dell’azione di contrasto e deterrenza svolta dalle Forze dell'Ordine e dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.  

Il Rapporto è frutto del lavoro svolto dal Tavolo M.A.C.I.S.T.E. (Monitoraggio Agromafie Contrasto Illecito Settori Tabacchi e E-cig), coordinato dalla Fondazione e che ogni anno coinvolge i principali protagonisti del settore per restituire un quadro esaustivo del fenomeno criminale nel settore del tabacco.  

Come Coldiretti abbiamo deciso di promuovere questo progetto perché l’Italia è il più grande paese produttore di tabacco all’interno dell’Europa, con oltre 15mila ettari di produzione dedicata - spiega Bruno Rivarossa, Delegato Confederale del Nord-Ovest di Coldiretti - “Il 30% della produzione europea di tabacco arriva proprio dall’Italia, e rappresenta uno degli elementi di forza di alcune nostre regioni come il Veneto e la Toscana. Si tratta di un evento di grande rilevanza politica, economica e sociale”. 

Spiega Salvatore Filippini La Rosa, componente del Comitato Scientifico Eurispes: “In Europa nel 2021 sono stati consumati 436,1 miliardi di sigarette, con una media di prodotto di origine illegale dell’8,8%. L’Italia è il paese più virtuoso, con solo il 2,2% di prodotto illecito, grazie a una politica saggia del nostro paese, che ha mantenuto i prezzi su una fascia media rispetto al resto d’Europa e con un’attività di repressione molto efficace da parte dagli organi della magistratura e di polizia. In Italia c’è una buona compressione del fenomeno, mentre in Europa nel 2021 ci sono stati danni erariali pari a 10,4 miliardi di euro. Nel 2020 era 8 miliardi e mezzi, quindi si registra una crescita a livello europeo”. 

Fondamentale per questo primato è l’intervento delle forze dell’ordine, come racconta il Generale B. Rosario Massino, Comandante regionale Liguria della Guardia di Finanza:  “A livello nazionale ci sono circa un migliaio di interventi all’anno legati al contrasto di questo fenomeno. Anche in Liguria gli interventi sono frequenti: nel corso di quest’anno ne abbiamo fatti 60, il principale dei quali alla barriera autostradale di Ventimiglia che ha portato al sequestro di un camion autoarticolato che conteneva  9 tonnellate di pacchetti di sigarette contraffatti dei principali marchi presenti sul mercato. La contraffazione rappresenta un grande rischio per la salute perché non esistono controlli dal punto di vista sanitario.

Il valore economico stimato per l’erario è di diverse centinaia di milioni, considerando che circa l’80% del prezzo di vendita delle sigarette è costituito da fiscalità nazionali. La Liguria è una regione di ingresso e transito più che di consumo: al momento il punto di ingresso più importante è il confine nord orientale. Come regione rappresenta un punto di interesse per la barriera di Ventimiglia e il porto di Genova”. 

Precisa Piergiorgio Marini, Manager External Affairs and Illicit Trade Prevention di Philip Morris International: “Philip Morris è da sempre al fianco delle istituzioni in questa battaglia che per essere vinta richiede una aperta collaborazione tra autorità pubbliche e settore privato. I dati discussi oggi ne ribadiscono l’importanza e la necessità di continuare a lavorare sinergicamente con tutti gli attori coinvolti”. 

Antonino Gambino, assessore del comune di Genova alla Sicurezza, conferma l’impegno anche a livello comunale di contrasto al fenomeno: “Siamo tra i paesi in cui c’è meno contrabbando, ma questo non significa che si può abbassare l’attenzione. Come polizia locale mettiamo a disposizione le nostre capacità per cercare di contrastare il fenomeno: il porto di Genova rappresenta uno snodo finale importante per numerosi flussi illeciti diretti in Italia e in Europa”.

Chiara Orsetti

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