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#ILBELLOCISALVERÀ | 01 gennaio 2023, 08:00

Albenga, un anno con la Fondazione Oddi, il presidente Pirino: “Albenganesi, venite a trovarci, nella cultura la grande bellezza”

Quattro chiacchiere con il dottor Pirino sulle attività del 2022, con lo sguardo rivolto al 2023 … e anche un po’ oltre

Albenga, un anno con la Fondazione Oddi, il presidente Pirino: “Albenganesi, venite a trovarci, nella cultura la grande bellezza”

Apro il nuovo anno facendo tappa con la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ nella “mia” Albenga, città antica, ricca di cultura e bellezza diffusa. Qui mi soffermo per parlare della Fondazione Gian Maria Oddi, che gestisce il patrimonio storico e culturale della città di Albenga.

In settimana ho incontrato in un baretto del centro storico il suo presidente Roberto Pirino e abbiamo fatto una bella chiacchierata sulle attività del 2022, con lo sguardo rivolto al nuovo anno… e anche un po’ oltre. Progetti, idee, proposte: sono tante le cose di cui abbiamo parlato, sorseggiando il caffè. Tutto ciò che è cultura è grande, apre a orizzonti di bellezza e allena a un pensiero libero e indipendente. La cultura è la nostra storia, passato, presente e futuro. È libertà.

La Fondazione ha sede nello splendido Palazzo Oddo, in Via Roma, che prende il nome dall’illustre famiglia che lo possedeva. È stato prima residenza e poi collegio per i ragazzi ed ora è il polo culturale albenganese. I suoi 4mila metri quadrati ospitano la mostra “Magiche Trasparenze”, la Biblioteca Civica "Simonetta Comanedi", la "Musikalische Wunderkammer", sale espositive, sale conferenze e l'Auditorium San Carlo.

La Fondazione ha cercato di promuovere la cultura con i mezzi di cui dispone, grazie a un bilancio positivo - spiega il dottor Pirino -. Nel 2022 abbiamo organizzato il concerto di arpe con la Maestra Marchesi e le sue giovani allieve in piazza San Siro, il concerto di musica celtica e musica sacra con il Maestro Rinaudo in piazza dei Leoni, il concerto con il gruppo di Luciano Ligabue in piazza San Michele, in occasione del trentennale della sua mitica esibizione allo stadio Annibale Riva. Abbiamo cercato di valorizzare tutti i siti archeologici messi a disposizione dalla Sovrintendenza e realizzato mostre d’arte, presentazioni di libri e letture”.  La Fondazione ha insomma cercato di onorare quello che è il Palazzo, che è nel cuore della città vecchia e basta osservare le decorazioni della facciata prospiciente in via Roma per capire quanto fosse legato all’elaborazione delle lettere e delle arti a favore dei giovani.

Il mio proposito per il 2023 è proprio quello di coinvolgere maggiormente le giovani generazioni e far loro capire quanto sia importante entrare nel Palazzo e capire lo spirito di chi vi è stato prima di noi – prosegue -. Tramandando la cultura dall’uno all’altro si può capire la bellezza della vita; penso che se ci fosse maggiore condivisione, ci sarebbero meno contrasti”.  E qui l’invito del presidente a una partecipazione attiva della cittadinanza per consentire una migliore e maggiore diffusione della cultura: “Una cosa che spero con forza è che sia albenganesi che non residenti, almeno una volta all’anno, ci venissero a trovare, perché così si sostiene la cultura. Con un modestissimo contributo, potremmo migliorare ulteriormente l’offerta per fare cose sempre più belle. Parlo della torre medievale, la mostra Magiche trasparenze, il fortino cinquecentesco, i siti archeologici situati vicino all’antica Julia Augusta: sono luoghi storici nostri, rinnovati e rinnovabili. Con un piccolo contributo alla portata dei più, possiamo migliorare tanto e tutti insieme”.

Tante le iniziative ad alto gradimento nel 2022. Tra queste, a registrare maggiore successo la musica: “Quella attuale si avvicina di più alle persone – spiega -, quindi ‘vince’ sicuramente il concerto del gruppo di Luciano Ligabue, che ha visto Federico Poggipollini, Ivano Zanotti, Luciano Luisi e Davide Pezzin esibirsi sul palco in piazza San Michele la scorsa estate. Però anche i concerti di arpe o di cornamuse sono molto belli e vicini alle persone. Basta aprirsi alle musiche inusuali e meno facili da ascoltare. Hanno tanto da dare”.

Come sarà il 2023 della Fondazione Oddi? Pirino fa qualche anticipazione: “Ci saremo con la presentazione di libri, le proposte del professor Moscardini, che ha riscosso un notevole successo con la storia dei pescatori di Albenga, e sono in programma serate su Napoleone Bonaparte ad Albenga e sulla frutta e la verdura ingauna, vanto della produzione della nostra terra, portate verso il Nord Italia, facendo apprezzare il lavoro di chi ha speso la vita a coltivare le nostre terre. Continueremo la proficua collaborazione con il Centro Pannunzio, grazie al rapporto molto stretto con il professor Pier Franco Quaglieni. In programma tre incontri su figure importanti del nostro Paese: Benedetto Croce, Giuseppe Prezzolini ed Ennio Flaiano. Abbiamo ottimi rapporti con la Curia e siamo molto contenti di poter collaborare con i Beni culturali della Diocesi, che abbiamo già ospitato nella sede di Palazzo Oddo per la rassegna Trame Barocche e con l’incontro magistrale e intenso con S.E. Monsignor Carlos Moreira Azevedo. Abbiamo in programma mostre d’arte, sia locali che di caratura nazionale e internazionale. E poi i concerti estivi: ci sono diversi progetti, uno in particolare legato all’espressione artistica nelle sue varie forme legato a Andy Warhol e Gualtiero Marchesi".

Un progetto per il 2023 è anche legato alla Festa della Donna. Si tratta di un evento volto a un nuovo approccio di valorizzazione del lavoro delle donne in ruoli un tempo tipicamente maschili. “Tante idee, belle e speriamo gradite, sempre a favore dei giovani che vanno educati alla bellezza. Speriamo presto possano tornare le scolaresche in visita a Palazzo Oddo e a tutti siti a noi collegati. Aspettiamo una ripartenza in questo senso. Le scuole sono molto importanti, sono la fucina in cui si elabora il pensiero e la bellezza, che è fondamentale nella vita”, conclude il presidente della Fondazione Oddi.

E poi… c’è un’idea per cui probabilmente ci vorrà un po’ di tempo perché possa vedere la luce e che, se un giorno diverrà realtà, sarà meraviglia assoluta e gioia per tante persone. Ma per questo dovremo attendere ancora. Nel frattempo, vi auguro un meraviglioso anno di serenità, cultura e libertà. Alleniamo gli occhi a vedere con il cuore: la meraviglia esiste, la bellezza c’è e salverà il mondo.
#ILBELLOCISALVERÀ

Maria Gramaglia

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