ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Curiosità

Curiosità | 27 gennaio 2023, 07:49

Il Giorno della Memoria al cinema con “The Fabelmans”

Il film di Steven Spielberg è un’autobiografia che mostra anche le ferite della discriminazione razziale

Il Giorno della Memoria al cinema con “The Fabelmans”

Luci! Motore! Azione! Correva l’anno 1952 quando veniva proiettato sul grande schermo il film “The Greatest Show on Earth” (Il più grande spettacolo del mondo) di Cecil B. De Mille. E in fila c’era un bambino destinato a scrivere una nuova pagina di storia del cinema, un futuro maestro che con “The Fabelmans” rimette in scena il suo incontro fatale con la settima arte. Il bambino è Steven Spielberg, qui tradotto in Sam Fabelman (Gabriel LaBelle). In realtà non ha molta voglia di entrare in sala.

Da un lato, il padre Burt (Paul Dano), ingegnere informatico, gli spiega in dettaglio il funzionamento del cinematografo, il fenomeno della persistenza retinica, che determina l’impressione del movimento continuo quando le immagini vengono proiettate a 24 fotogrammi al secondo.

Dall’altro sua madre Mitzi (Michelle Williams), pianista classica che ha lasciato il palco per crescere i figli, gli assicura che «I film sono come sogni che non dimenticherai mai». Due visioni agli antipodi, ma complementari tra scienza e poesia, tecnica e passione.

Da lì Spielberg non ha mai smesso di intrecciare sogno e realtà e non ha mai smesso di rifugiarsi dietro la macchina da presa per guarire le sue ferite. Quelle di una famiglia che cadeva a pezzi, mentre lui, adolescente ed impotente, vedeva crollare davanti ai suoi occhi il mondo circostante apparentemente idilliaco.

Sam soffre la separazione dei genitori, senza contare la discriminazione e il bullismo subito a scuola perché ebreo. La cinepresa, la moviola, l’invenzione di piccoli effetti speciali diventano così il centro della sua esistenza, insieme all’ambizione di diventare un giorno un grande regista di Hollywood.

Dopo il clamoroso successo al Toronto Film Festival, dove ha vinto il Premio del pubblico e alla Festa del Cinema di Roma, The Fabelmans di Steven Spielberg si è aggiudicato due Golden Globes per il miglior film drammatico, ma soprattutto, per la miglior regia. Con «l’orizzonte in alto» come John Ford insegna…

Silvia Gullino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium