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Al Direttore | 11 febbraio 2023, 15:21

Carenza di parcheggi e recupero della chiesa dei due Leoni alla Rocca di Legino. Un residente: "Momento giusto per affrontare alcuni annosi problemi"

Lettera di un savonese che ha esposto le criticità aggiungendo anche lo stato in cui versa l'edificio presente di fronte alla chiesetta

Carenza di parcheggi e recupero della chiesa dei due Leoni alla Rocca di Legino. Un residente: "Momento giusto per affrontare alcuni annosi problemi"

"Una premessa. Per la prima volta nella sua storia l'APS La Rocca, erede della SMS Fratellanza Contadini Operai, ha allestito al suo interno un Presepe grazie all'opera dei due artisti Luciana Scarone e Antonio Mirenghi. Tale bellissimo presepe ha avuto un notevole successo sia fra i laici sia fra i cattolici. Mai come in questo momento le due anime della Rocca quella laica e quella cattolica sono apparse così unite. Lontanissimi appaiono i tempi nei quali ai figli dei Democristiani era proibito entrare nella SMS perché lì vi albergava il diavolo!

 Dunque mi pare che questo sia il momento giusto per affrontare uniti alcuni annosi problemi della Rocca. Tali problemi vanno dai parcheggi al recupero di alcuni edifici che sono in pessimo stato. La chiesetta dei due leoni ha gravissime infiltrazioni d'acqua che ne mettono in pericolo la stabilità. In tale chiesetta furono portati i 41 cadaveri vittime del bombardamento della Strà del 1944!

L'edificio posto di fronte alla chiesetta, voluto da Don Mario Biggi, era nato come teatrino, il sottoscritto nei primi anni 50 vi recitò una poesia dialettale “L'invexendu de Natole” che Suor Francesca Agnese con molta pazienza gli aveva fatto imparare a memoria. Tale edificio, di proprietà della Curia, in seguito venne usato come palestra, adesso è in totale stato di abbandono. Quello che è certo è che così non può rimanere.

Il problema dei parcheggi è grave perché la richiesta aumenta per la presenza del parco e per l'attività sempre più intensa dell'APS. Bisogna affrontare l'annoso problema del terreno privato posto tra Via alla Rocca-l'Autostrada Ge-Ventimiglia e Via Valcada. Tale problema si trascina dal 2006, anno di apertura del tunnel.

Tutti i tentativi di costruirvi palazzine e fare parcheggi sono falliti. Bisogna comunque insistere, una soluzione dobbiamo trovarla a mio parere si dovrebbe estendere il parco urbano anche a nord di via alla Rocca. Il punto forse più facile da dove incominciare è dal terreno ad est della APS. Bisogna togliere la terra di risulta lì ammucchiata, proveniente dallo scavo per costruire il tunnel tra via Rocca e via Tissoni. Tolta la terra si può fare un accordo con i proprietari per fare un parcheggio e giardini.

Il mio sogno sarebbe quello di creare un grande parco urbano con al centro l'APS La Rocca recuperando anche l'ex teatrino posto di fronte alla chiesetta con attività rivolte verso i giovani. Fare ancora palazzi non mi sembra una buona idea, basta cemento! I soggetti da coinvolgere sono molti dal Comune alla Curia ai privati etc. Bisognerebbe che la nostra consigliera Aurora Lessi, già molto attiva, ci regalasse anche un po' del suo entusiasmo! L'ultimo lavoretto sarebbe quello di recuperare il portale della “Madonetta” posto tra via alla Rocca e via alla Strà".

Un veterano della Rocca. Giuseppe Novaro.

Lettera al direttore

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