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#ILBELLOCISALVERÀ | 02 aprile 2023, 16:11

La giornalista televisiva Ronchi della Rocca ad Alassio: fiori e buone maniere per portare bellezza a tavola

Al Grand Hotel Diana, ha dispensato consigli di garbo e stile per fare anche di un semplice invito a cena, un’occasione speciale per praticare e godere della bellezza di piccoli gesti che denotano cura e attenzione

La giornalista televisiva Ronchi della Rocca ad Alassio: fiori e buone maniere per portare bellezza a tavola

La tappa della rubrica #ILBELLOCICSALVERÀ questa settimana è ad Alassio, dove dal 31 marzo al 3 aprile si tiene il Festival Nazionale “Cucina con i fiori”, giunto alla sua IV^ edizione. Ieri, 1 aprile incontro con la maestra di galateo e buone maniere Barbara Ronchi della Rocca, che ha curato il workshop “L’arte di apparecchiare con i fiori”.

Più che un workshop, per ragioni di tempo, è stata una chiacchierata che la Ronchi della Rocca ha fatto con il pubblico nella sala del Grand Hotel Diana, dispensando consigli di garbo per fare anche di un semplice invito a cena, un’occasione speciale per praticare e godere della bellezza di piccoli gesti che denotano cura e attenzione. Inutile dire che mi ha affascinata.

Barbara è una giornalista televisiva e scrittrice, con numerose pubblicazioni all’attivo, tra cui, giusto per citarne una a tema, “Il galateo dei fiori. Fiori in tavola, in casa, da regalare e da «non regalare. Linguaggio dei fiori, simbologia e curiosità del mondo vegetale”.

Sono tante le curiosità, che con un linguaggio gentile e semplice, ha raccontato. Ad esempio: mai mettere dei gigli nella stanza in cui si mangia: il loro profumo, così penetrante e dolce, potrebbe infastidire e addirittura far venire il mal di tesa. Ma ce ne sono altri fiori che non dovrebbero essere contemplati sulla tavola: no alle gardenie o alle rose antiche, perché vanno in conflitto con i profumi della tavola. I fiori aggiungono un tocco di freschezza e simbologia alla tavola, ma non devono essere “invadenti”, né nei colori, né nei profumi, né nelle dimensioni. Possiamo metterli come centrotavola, ma anche in altri punti. Bella l’idea di una sorta di “segnaposto” ponendo un fiore, ad esempio la gerbera, accanto al bicchiere di ogni commensale. No a fiori e candele contemporaneamente, salvo in due occasioni speciali: Natale e il pranzo di nozze.

Come ha detto Barbara, l’arte del ricevere è comunicazione, pertanto, è importante non perdere quelle note e sfumature che possano aiutarci ad esprimere con chiarezza ed eleganza il nostro essere.

l galateo, che manco a dirlo è stato inventato da noi italiani, è la passione della famosa giornalista e scrittrice, che lo conosce alla perfezione: dalle buone maniere a tavola all’eleganza nell’abbigliamento, passando ai consigli da sapere per essere un perfetto turista. Barbara Ronchi della Rocca è un’esperta di buone maniere. È stata per lungo tempo consulente al Quirinale in ambito di galateo ed è consulente aziendale, in particolar modo per quanto riguarda cerimoniale e norme di educazione da tenere durante i loro viaggi in Paesi esteri, dove le tradizioni e le buone maniere possono essere molto diverse dalle nostre. Un’esperienza di ampissimo respiro la sua, che le consente di passare agevolmente dai consigli di stile ai segreti del linguaggio dei fiori.

Leggendo di lei, ho apprezzato molto le parole che ha espresso sul galateo nel corso di un’intervista che ha rilasciato al quotidiano La Repubblica: “Cos'è il galateo? Non è un divertissement. Il galateo mette bellezza nella vita. Parlo sempre di buona educazione e di buone maniere ma non di bon ton perché quest'ultimo è quello che facciamo quando vogliamo che gli altri ci guardino. La buona educazione è ciò che siamo, come ci poniamo nei confronti dell'altro. Inoltre, il bon ton è come lo snobismo, mette la forma davanti a tutto, mentre la buona educazione mette davanti al buon cuore. Io ci credo davvero. Mi piace molto insegnare alle persone semplici che su una bella tavola, per esempio, non devono esserci le argenterie. Va bene anche il bicchiere della Nutella ma al posto giusto. E vorrei ricordare che il galateo lo abbiamo inventato noi italiani, ma ce lo dimentichiamo spesso, purtroppo".

Il suo motto? “Con leggerezza ma non alla leggera”.
#ILBELLOCISALVERÀ

Maria Gramaglia

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