Giovedì 10 agosto alle ore 14, presso il Day Hospital di Ematologia - Medicina 1 al 4° piano (area retrocorpo) monoblocco dell’ospedale San Paolo di Savona, è prevista l’inaugurazione dei presidi e arredi destinati all’accoglienza dei pazienti in terapia donati dall'Unione Induista Italiana e dall’ASCOLL (Associazione Savonese lotta Contro le Leucemie).
L’Unione Induista Italiana ha donato all'ospedale San Paolo di Savona 6 poltrone da chemioterapia e circa 12 poltrone per l'attesa, destinati al reparto di ematologia diretto dal dottor Rodolfo Tassara.
Grazie all’entusiasmo della responsabile, la dottoressa Marina Cavaliere e di tutta la sua equipe, formata dai dottori Simona Elba, Lorenzo Manconi, Gin Luca Michelis, Claudia Venturino, dal personale infermieristico Giovanna Abate, Cinzia Biancavilla, Monica Bocchieri, Onorina Consiglio, Sara Pretin, Anna Talassano, e da tutto il personale OSS con Eleonora Cutai, il reparto di Ematologia è una realtà di massima eccellenza, e di altrettanta umanità e professionalità.
A fronte di problemi infiniti di cui è costellato il Servizio Sanitario Nazionale, la dottoressa Cavaliere insieme alla sua squadra, risponde nella quotidianità testimoniando una grande e irrefrenabile passione per il suo lavoro e per la ricerca nella lotta ai tumori e alle malattie rare; una ricerca che ha passi sempre più rapidi e costanti.
"La nostra Struttura Semplice di Ematologia – afferma la dottoressa Marina Cavaliere – nata nel 2003, compie 20 anni proprio quest’anno. Da piccolo DH con indirizzo Ematologico, siamo diventati il secondo Centro in Liguria (dopo Genova San Martino, con cui collaboriamo quotidianamente), per la cura delle malattie Ematologiche, con 5 Specialisti dedicati".
"L’Ematologia Oncologica e non Oncologica ha fatto passi da gigante in questo ultimo decennio, con possibilità di cura inimmaginabili in precedenza. Patologie come il Mieloma Multiplo, i Linfomi, le Leucemia e le neoplasie mieloproliferative, tutte neoplasie nel vero senso della parola, grazie ai nuovi farmaci, sempre più mirati, efficaci ed 'intelligenti', hanno oggi prospettive di vita che sono quintuplicate, se non decuplicate".
"Questo porta, a fronte di incidenze anche esse in lieve aumento, a un numero sempre crescente di pazienti che accedono alle Strutture Sanitarie, spesso per lunghi periodi/anni/decenni. Per questo motivo diventa sempre più importante creare un rapporto di collaborazione e fiducia dove il paziente deve sentirsi accolto anche come persona. L’attenzione che quotidianamente prestiamo alla loro cura, non può non coinvolgere anche l’aspetto logistico, troppo spesso sottovalutato nelle Strutture Pubbliche, già molto in difficoltà per garantire l’accesso a farmaci estremamente dispendiosi", prosegue.
"Le donazioni dell’Unione Induista Italiana hanno portato colore e comodità sia nella zona d’attesa, con poltroncine imbottite colorate, sia nelle sale di chemioterapia, con modelli all’avanguardia di poltrone meccanizzate (che al bisogno diventano veri e propri letti) anche esse con un tocco di colore. A completamento del progetto di miglioramento la nostra ASL ha provveduto a rinnovare le tinte delle pareti. Un sentito grazie quindi a tutti coloro che ci sostengono nel nostro difficile, impegnativo ma meraviglioso lavoro", conclude la dottoressa Cavaliere.
In sintesi, l’eccellenza si può definire in tre parole: “entusiasmo, ricerca e accoglienza”, combinate a una straordinaria umanità. Un’umanità che accoglie non solo con parole e gesti.
La passione della dottoressa Cavaliere, innamorata delle plasmacellule e di tutto ciò che scorre nel sangue, si estende alla gentilezza e disponibilità di tutto il personale medico e infermieristico del reparto che non risparmia sorrisi e parole di conforto, e tutto ciò si concretizza anche grazie nell'attenzione ai minimi dettagli, come agli spazi destinati alle terapie. Ecco la scelta di adottare poltrone chemioterapiche più comode, la cura degli ambienti sempre freschi e colorati: piccoli, grandi espedienti che possano rendere più confortevoli i momenti difficili e delicati che i pazienti stanno attraversando.
"I sorrisi aprono i cuori", questo è il motto della dottoressa Cavaliere, ed è altrettanto vero che l’entusiasmo diventa contagioso. Da ciò è nata una collaborazione o meglio una interrelazione tra Enti diversi i cui fini però sono rivolti al "bene e la cura dell’altro".
"La collaborazione nata con l’ospedale San Paolo di Savona si inserisce - dice Hamsananda Ghiri, vicepresidente dell’Unione Induista Italiana - in un mosaico più ampio, che negli anni, ha visto molteplici collaborazioni tra cui con l’AIL - Associazione Italiana contro le leucemie linfomi e mieloma, altre iniziative per strutture per gli anziani (RSA), e altri ancora. L’Unione Induista Italiana è impegnata, attraverso il contributo dell’8xmille, a sostenere Enti e Associazioni legati al miglioramento sociale. Tale progetti vanno dal sostegno umanitario alla ricerca, alla protezione degli esseri".
"Mossi dalla legge dell’interscambio e della mutua interdipendenza, ci è sembrato doveroso e importante dare un segnale di vicinanza e collaborazione con realtà più piccole rispetto a quelle nazionali o delle grandi città; delle realtà che nascondono gioielli di eccellenza e di dedizione - conclude - Siamo, forse troppo, abituati alle notizie di disorganizzazione, lacune, disagi ed errori nella sanità. Sappiamo dei dibattiti politici, delle ristrettezze economiche, ma spesso ci sfugge la straordinaria quotidianità del lavoro, della ricerca, dell’accoglienza in quei luoghi 'crocevia di umanità' chiamati ospedali".