Attualità - 22 marzo 2024, 10:29

Stabilizzazione lavoratori precari, APMTerminals di Maersk e Cosco chiedono una deroga. Cgil e Filt Savona: "Preavviso troppo breve, quasi scorretto"

"Una forzatura fatta sui timori delle maestranze"

APMTerminals di Maersk e Cosco di Vado Ligure hanno chiesto di ottenere una deroga alla stabilizzazione dei lavoratori precari. Cgil e Filt Savona hanno espresso disappunto, dichiarando: "Nel corso della riunione tenuta presso l’Unione Industriali, la delegazione aziendale ha chiesto alle categorie sindacali dei trasporti un accordo che consenta di derogare i limiti di legge per le assunzioni a tempo determinato, richiesta che coinvolge 20 operai, di cui i primi 9 con contratto in scadenza il prossimo 27 marzo; un preavviso troppo breve, quasi scorretto, mirato a una forzatura fatta sui timori dei lavoratori". 

"L’azienda ha aggiunto che, in assenza dell’accordo, sarebbe costretta ad interrompere il rapporto di lavoro, sebbene lo stesso si sia costituito a fronte di Protocolli Sindacali e impegni istituzionali e con il supporto di specifici corsi formativi parte dei quali sviluppati attraverso risorse pubbliche. Le motivazioni alla base di questa richiesta sarebbero da ricercarsi nell’instabilità in corso nel Mar Rosso che ha modificato le rotte marittime delle navi e ridotto parzialmente i volumi di traffico nei terminal portuali del Mediterraneo.

La Cgil ha manifestato preoccupazione per tale situazione, anche considerando che l'azienda ha recentemente confermato i piani di sviluppo aziendale, gli investimenti per l’ammodernamento dei magazzini del Reefer Terminal e gli interessi rivolti al costruendo terminal ferroviario portuale di Vado Ligure. Il sindacato ha evidenziato che "procedono i progetti di investimento di risorse pubbliche per il casello autostradale “dedicato” e l'implementazione del trasporto su rotaia oltre che per la costruzione della diga foranea di Vado Ligure".

"Non si comprende quindi come si possa conciliare la richiesta di non stabilizzare i precari in relazione anche al piano occupazionale che prevede l’assunzione di 401 addetti, tanto più che l’assunzione a tempo indeterminato dei dipendenti con contratto in scadenza non influisce sui costi aziendali. Crediamo sia necessario un altro modello sociale e di sviluppo, che metta al centro la dignità e la vita delle persone a partire dal contrasto alla precarietà che rende il lavoro insicuro. A questa considerazione va aggiunto il fatto che nel savonese - dove i nuovi occupati continuano ad essere troppo pochi e la precarietà la fa da padrona – oltre il 90 per cento dei nuovi contratti di lavoro è precario". 

"E’ necessario pertanto che il sindacato si faccia trovare unito nel rigettare la richiesta aziendale pretendendo la stabilizzazione dei lavoratori, oggi "sotto ricatto"  per i brevi tempi di preavviso e le imminenti scadenze - concludono Cgil e Filt Savona - Contestualmente occorre che l’Autorità di Sistema Portuale e le Istituzioni locali dopo le iniziative svolte insieme al sindacato per l’avvio della Piattaforma, congiuntamente alla politica si interessino alla vicenda perché il territorio continui ad avere un ritorno in termini occupazionali dagli investimenti in itinere".

Redazione