Attualità - 10 aprile 2024, 13:10

Oltre 4mila voti per scegliere il nuovo logo della Rete dei Musei della provincia di Savona: vincono tre studenti del Ferraris Pancaldo

Il progetto di Yulen, Claudia e Alice è stato il più votato tra i 5 finalisti dell’iniziativa "New Branding". La presentazione avverrà prima dell'estate

La Rete dei Musei della provincia di Savona ha un nuovo logo. Una linea continua che unisce entroterra e costa nel segno della cultura e che è stata pensata e realizzata da tre studenti savonesi, Yulen Coscarelli, Claudia Burelli e Alice Amato, della classe 5D dell’Istituto Secondario Superiore Ferraris Pancaldo di Savona. Un tratto semplice e definito, che, come una strada, traccia un percorso sul territorio alla scoperta delle eccellenze museali della provincia.

Il progetto di Yulen, Claudia e Alice è stato il più votato tra i 5 finalisti dell’iniziativa “New Branding” della Rete dei Musei della provincia di Savona, ed è il risultato di un percorso iniziato a settembre 2023 che ha coinvolto due Istituti Secondari Superiori di Savona, l’ISS Mazzini Da Vinci e l’ISS Ferraris Pancaldo e che ha portato alla realizzazione di 30 proposte grafiche, ideate e presentate da oltre 80 studenti e studentesse di età compresa tra i 15 e i 19 anni.

Il processo di selezione è stato organizzato in due fasi: la prima ha visto coinvolta una giuria di esperti che ha individuato i 5 progetti finalisti. La scelta del vincitore è stata lasciata al pubblico, che ha potuto esprimere la propria preferenza fino al 29 marzo scorso. A vincere sugli altri è stato il concept di Yulen, Claudia e Alice, che ora si apprestano a lavorare a stretto contatto con la Rete per realizzare la versione definitiva del marchio e progettare tutte le declinazioni grafiche necessarie alle attività di comunicazione. Menzione speciale della giuria è andata al lavoro di Luca Rapetto e Giulio Devasini, che hanno presentato un progetto convincente e molto allineato agli obiettivi iniziali.

Il progetto New Branding – L’evoluzione del percorso

Per raccontare questo percorso, serve fare un passo indietro e tornare al giugno 2023, quando la Rete dei Musei della provincia di Savona, promossa da Fondazione De Mari, Direzione Regionale Musei Liguria e Fondazione Compagnia di San Paolo, viene formalizzata in un protocollo d’intesa che riunisce 18 musei su tutto il territorio provinciale. Un gruppo di lavoro informale avviato nel 2019 diventa così un tavolo operativo vero e proprio, uno spazio condiviso per la progettazione e la valorizzazione della cultura del savonese. Tra le priorità individuate dai musei coinvolti c’è quella di definire l’identità della rete, non solo a livello valoriale ma anche da un punto di vista visivo: un segno grafico che possa riunire realtà culturali molto diverse tra loro unite dall’appartenenza allo stesso territorio e da obiettivi strategici comuni.

Per farlo, la rete decide di coinvolgere due Istituti Secondari Superiori di Savona, l’ISS Mazzini Da Vinci e l’ISS Ferraris Pancaldo, proponendogli un percorso che metta insieme la scoperta culturale alle competenze professionali che i ragazzi apprendono durante il percorso di studi.

“Abbiamo deciso di coinvolgere le scuole perché volevamo che questa necessità operativa diventasse un’opportunità per cominciare a lavorare sul territorio, attivando relazioni virtuose con i principali stakeholders di riferimento – commenta Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari – Grazie a questa iniziativa oltre 80 tra studenti e studentesse hanno potuto non solo conoscere meglio le nostre eccellenze museali provinciali, ma anche mettersi alla prova con una prima sfida lavorativa”.

Nella prima fase del progetto, i ragazzi coinvolti hanno conosciuto i musei della rete, grazie ad incontri con gli operatori in classe e a visite guidate speciali. La rete ha anche realizzato un passaporto dei musei, che permettesse ai ragazzi di visitare in modo autonomo le singole strutture per conoscerle meglio e pensare a una creatività che potesse rappresentarle. Poi, insieme agli insegnanti, si sono messi all’opera e hanno realizzato, singolarmente o in gruppi, le loro proposte, complete di concept grafico e applicazioni.

Con l’arrivo di febbraio, è stato il momento della presentazione dei lavori: “In accordo con i professori, abbiamo pensato che per i ragazzi fosse importante avere un momento per presentare ufficialmente i propri progetti – spiega Silvia Basso, responsabile comunicazione della Fondazione De Mari – così abbiamo organizzato un evento dove ogni studente ha potuto raccontare come è nata la sua idea e mostrarci il risultato finale”. Per procedere con la prima selezione, è stata istituita una giuria che potesse selezionare, tra i 30 progetti presentati, i 5 finalisti. “In quel momento ci siamo resi conto del lavoro incredibile che questi ragazzi hanno fatto – commenta Valentina Fiore, referente della Direzione Regionale Musei Liguria e membro della giuria – ci siamo trovati davanti a 30 progetti di altissima qualità, innovativi e ben pensati. Per noi è stato bellissimo vedere l’impegno e la grande professionalità di tutti i ragazzi coinvolti, ai quali va il nostro più sincero ringraziamento per aver messo in questo progetto così tanto entusiasmo”. Ad essere selezionati, tre progetti del Ferraris Pancaldo e due del Mazzini Da Vinci.

1.      Yulen Coscarelli, Claudia Burelli e Alice Amato – 5D Ferraris Pancaldo

2.      Giulio Devasini, Luca Rapetto – 5D Ferraris Pancaldo

3.      Domenico Federico – 2F Mazzini Da Vinci

4.      Francesca Malizia – 2D Mazzini Da Vinci

5.      Matteo Ponzo, Davide Apicella – 5D Ferraris Pancaldo

Per vedere i progetti finalisti, visita il sito www.retedeimusei.it

“Tutti i progetti avevano elementi interessanti, ma questi 5 hanno saputo convincerci su tutti i criteri di valutazione che ci eravamo prefissati all’inizio – ha spiegato Giulia Coss, Fondazione Compagnia di San Paolo – abbiamo evidenziato maturità nell’esecuzione e capacità di trasmettere la propria idea, oltre che segni grafici definiti e funzionali allo scopo della Rete”.

Fatta la selezione della giuria, si è aperta una votazione pubblica sul sito della rete (www.retedeimusei.it), che si è conclusa venerdì 29 marzo, decretando vincitore il logo di Yulen, Claudia e Alice: “In 20 giorni di votazione abbiamo superato i 4000 voti – precisa Silvia Basso – un segnale di quanto questa iniziativa sia stata forte e importante per il nostro territorio. Tutti i musei hanno fatto da cassa di risonanza e ovviamente anche i ragazzi hanno aiutato con il passaparola. Li abbiamo coinvolti nella comunicazione, usando strumenti a loro familiari come Instagram e siamo molto contenti del risultato finale”.

Oggi la gioia per questo traguardo è tutta per loro: “Per noi è stata un’esperienza molto formativa – ha raccontato Yulen Coscarelli, uno dei ragazzi che ha ideato il logo vincitore - perché ci ha offerto una finestra su quello che potrebbe essere il nostro lavoro in futuro”.

A votazione conclusa, la giuria ha voluto esprimere un ulteriore giudizio, a vantaggio di uno degli altri loghi finalisti: “Siamo molto felici per come si è conclusa la votazione finale e le nostre congratulazioni vanno a Yulen, Claudia e Alice per la loro idea – ha dichiarato Cristina Gamberini, Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi Savona – Noli e membro della giuria – Ma ci teniamo a dare una menzione speciale al lavoro di Giulio Devasini e Luca Rapetto che con la loro idea ci hanno conquistato. Alla fine, il voto popolare non li ha premiati, ma siamo certi che, così come per tutti gli altri ragazzi coinvolti, anche per loro si prospetta un florido futuro in questo settore, che ha sempre bisogno di energie nuove e positive come quelle che hanno mostrato in questa iniziativa”.

Finita questa fase di selezione, è tempo di cominciare il vero lavoro: insieme allo staff della Fondazione De Mari e al Tavolo Comunicazione della Rete dei Musei, i ragazzi saranno coinvolti nella realizzazione di tutte le applicazioni pratiche del logo, dalle prime grafiche al sito internet. Un lavoro che porterà alla presentazione del marchio, prevista per l’inizio dell’estate.

“Un ringraziamento va ai dirigenti scolastici delle due scuole coinvolte e ai professori, che hanno accolto la nostra sfida con entusiasmo e hanno permesso che questa idea si trasformasse in realtà – sottolinea Anna Cossetta, direttrice della Fondazione De Mari – e ovviamente, il grazie più grande va a tutti gli studenti coinvolti, che ci hanno mostrato una bravura, una professionalità e un impegno non scontati per dei ragazzi così giovani. Speriamo davvero che per loro sia stata un’esperienza significativa, divertente ma anche stimolante, che possa dargli un piccolo assaggio di quello che sarà il loro futuro professionale, anche all’interno del settore culturale”.

Redazione