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Al Direttore | 23 aprile 2024, 12:26

Sanità e appropriatezza prescrittiva, Cileto: "Non si scarichi il barile sui medici di medicina generale"

La dottoressa finalese: "Le criticità della sanità ligure responsabilità della Giunta che punta a dirottare sul privato: un'ingiustizia per tutti"

Sanità e appropriatezza prescrittiva, Cileto: "Non si scarichi il barile sui medici di medicina generale"

Riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni sul tema sanitario da parte della dottoressa finalese Tiziana Cileto circa lo stato della sanità regionale, in particolare in replica alle parole del consigliere Brunello Brunetto (LEGGI QUI). 

"Leggendo le parole del consigliere della Lega Brunello Brunetto in cui si parla di appropriatezza prescrittiva per giustificare le criticità della sanità ligure, come se le colpe fossero dei medici, non è possibile, da medico, passare oltre e tacere.

Dire questa cosa è una menzogna. Innanzitutto perché noi medici non guadagniamo se scriviamo più o meno accertamenti, i benefit li hanno semmai i nostri dirigenti quando si risparmia.

In secondo luogo, è falso perché non si riescono più a prescrivere molti esami, anche a pazienti con serie e urgenti necessità: alcune agende addirittura risultano chiuse fino all'anno prossimo e i pazienti sono dirottati o sul privato o sulle case della salute, unite nei Cup come punti di prestazione.

Dal canto nostro, se possibile cerchiamo di non mandare i nostri pazienti presso queste soluzioni, non per i tecnici e le loro competenze ma per le risposte insufficienti che giungono da una diagnostica di questo tipo: noi medici di medicina generale poi non abbiamo gli esiti sui nostri portali, chi li effettua consegna un dischetto e non si rapporta coi precedenti esami. Faccio un semplice esempio: recentemente una paziente che ha eseguito una mammografia senza avere con sé i precedenti esami è tornata a casa solo con dubbi e il suggerimento di rieseguire l'esame dopo tre mesi per avere un quadro della situazione più chiaro. 

L'errore è come vengono distribuiti i soldi dalla Regione: il privato viene avantaggiato dalla politica regionale. È appena uscita una graduatoria basata sulla risposta che il sistema sanitario di ogni regione riesce a fornire in base alle richieste: la Liguria era in fondo a questa classifica allo stesso livello della Puglia, con tutto il rispetto per quest'ultima.

La criticità della sanità in Liguria, sottolineo, è altissima. Il consigliere venga in un centro medico, in un Cup, parli con la gente e se ne potrà rendere conto.

La cosa triste è che i pazienti alla fine sono costretti a rivolgersi al privato. È un qualcosa di estremamente ingiusto non solo nei confronti di chi non può permettersi di sostenere delle spese mediche per esami presso un centro privato o convenzionato: anche chi può comunque paga le tasse e quindi ha diritto a una sanità pubblica che funzioni. Il rischio altrimenti è di finire come gli Stati Uniti dove chi può permetterselo si cura, gli altri sono costretti a recarsi presso strutture pubbliche scadenti. È questo che si vuole?

L'OMS vent'anni fa posizionava l'Italia al secondo posto mondiale dopo la Francia per l'efficienza della sua sanità, con un gap solamente sulla mortalità neonatale: ora siamo oltre la metà classifica, verso il basso. 

Tornando al locale, per quanto si cerchi di addossare le responsabilità al Governo, ricordo che la sanità non è nazionale ma regionale e se in Liguria vi sono delle criticità non è colpa dello Stato ma di chi guida il sistema".

Lettera firmata

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