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Eventi | 29 aprile 2024, 16:52

Andora inaugura l’opera “La Luce della mente – Un’insegna Urbana” dell’artista Federica Marangoni

Il 30 aprile alle 21 in viale Roma. La sua installazione ha comportato un intervento di riqualificazione urbana della zona

Andora inaugura l’opera “La Luce della mente – Un’insegna Urbana” dell’artista Federica Marangoni

Andora, come già Siviglia, New York e Barcellona, accoglierà un'opera di Federica Marangoni, artista e designer veneziana, riconosciuta nel panorama internazionale, che ha realizzato importanti opere pubbliche multimediali in varie parti del mondo. La “Luce della mente - Un’insegna Urbana ”, questo il titolo dell'opera, sarà inaugurata il 30 Aprile, alle ore 21.00, in Viale Roma. La sua installazione ha comportato un intervento di riqualificazione urbana della zona di Viale Roma per creare uno spazio più adatto e accogliente per l'opera e i cittadini,  coprogettato  con l'ufficio tecnico comunale.

Fulcro dell’installazione è il monumentale libro LIGHT che, semiaperto e posto dentro una gabbia, emerge dal vetro blu, dando vita alla luce delle parole Tolerance - Peace/War - Freedom - Escape - People  - Time - Energy - Love/Hate che, liberandosi verso l’alto, sfuggono alla costrizione della gabbia,  grazie alla cultura.

Un importante messaggio quello veicolato dall’artista a favore dell’umanità e della cultura, tema ricorrente del lavoro di Federica Marangoni, che qui è espresso quasi come una pubblicità urbana palpitante, dove la presenza del gigantesco libro e delle sue pagine aperte riflette l’anima della nostra esistenza.

Una luce blu unisce idealmente tutti luoghi storici e significativi di Andora. Da qualche giorno sui social del comune di Andora viene condiviso un video in cui Federica Marangoni segna con una luce Palazzo Tagliaferro, Borgo Castello, il Porto, il Ponte Romanico, il Bastione, l’antico Acquedotto dei Marchesi Maglioni. Un gesto che l'artista ha compiuto anche sui Palazzi Storici di Venezia, dove in concomitanza con la 60 Biennale dell’Arte sarà protagonista della grande mostra antologica al Museo del Vetro di Murano con opere realizzate dal 1970 al 2024.

Federica Marangoni è un'artista e designer veneziana, riconosciuta nel panorama internazionale, che ha realizzato importanti opere pubbliche multimediali in varie parti del mondo diffondendo messaggi a difesa dei valori dell’etica e dell’estetica. L’arrivo ad Andora de La Luce della Mente - Un’insegna Urbana ha un altissimo valore in quanto, oltre ad arricchire il patrimonio artistico, culturale e didattico della cittadina, avrà anche un’ulteriore valenza quale segno di luce, filo conduttore tracciato dall’artista come una sorta di guida per i cittadini e i turisti verso i luoghi di cultura della nostra comunità.

Federica Marangoni pioniera e sperimentare è un’artista che ha la capacità di monumentalizzare sogni e incubi in sculture di luce, colore, metallo e vetro attivando nello spettatore scenari di alta tensione emotiva. La sua arte è un’intersezione tra tecnologia, luce e immagine, crea opere uniche e incisive che esplorano e denunciano.  Marangoni è artista multimediale che usa vetro-luce-video per opere e installazioni. Ha realizzato importanti opere pubbliche multimediali per la Spagna a Siviglia, Tenerife e Barcellona, per New York dove l’opera “The Tree of Life” continua a diffondere messaggi a difesa dei valori dell’etica e dell’estetica. Nel 2022 ha realizzato un intervento site-specific di luce e video alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia accompagnata da una base performance Wake up in Piazza San Marco.  L’artista vive a Venezia, per molti anni ha lavorato a New York e in Spagna. Performer negli anni ’70 e ’80, ha prodotto i suoi lavori e fondato la sua ricerca su luce e artificio, realtà e finzione, gioco dell’effimero, della trasparenza e della mobilità virtuale dell’immagine, una filosofia che contrappone al concetto delle grandi masse solide e ben definite della scultura tradizionale. Marangoni è stata pioniera negli anni ‘60 e ’70 della ricerca dei nuovi materiali. Attiva a livello internazionale fin dagli anni settanta, nel 1980 fu invitata al MOMA di New York con la performance INTERROGATION e un film a 16mm “The box of life” e alla Biennale di Venezia, sempre nello stesso anno dover presenta l’installazione multimediale “La vita è tempo e memoria del tempo”. Appartiene a quella generazione che per prima usò i mezzi tecnologici, rinnovando con la nuova dimensione data dalla luce e dalle immagini in movimento, la sua produzione artistica.

Il materiale vetro si radica particolarmente nel lavoro di Federica Marangoni quale legame concettuale col suo stesso ambiente e storia veneziana, il suo rapporto con l’isola di Murano continua ancora oggi, a maggio 2024 si inaugurerà “On the road 1970 - 2024 Non solo vetro”, mostra antologica al Museo del Vetro di Murano.

Marangoni lavora a livello internazionale effettuando ricerche su vari materiali e supporti tecnologici durante tutta la sua carriera. Affianca l'attività scultorea, seguendo una precisa professionalità.

Per scelta culturale, la sua produzione progettuale è cresciuta e si è sviluppata in modo molto eclettico verso tutti gli ambiti della comunicazione. Nel 1970 fonda a Venezia il proprio design studio: “Fedra Studio Design”. Nello stesso anno inizia ad utilizzare e sperimentare il vetro operando con frequenza continua in numerose fornaci muranesi. Crea oggetti di design, oltre a sculture in vetro e grandi installazioni in cui i media tecnologici, come video e luci al neon, combinati con il vetro, rendono il suo lavoro unico nel panorama dell’arte contemporanea.

Dalla metà degli anni Settanta, la tecnologia elettronica continua ad essere il mezzo prediletto dall’artista per esprimersi. Dal 1976 al 1989 insegna al Dipartimento di Arte e Educazione Artistica della New York University. Tiene seminari presso NYU e corsi estivi a Venezia con workshop sul vetro. Tiene anche lezioni e corsi in molte università degli Stati Uniti e centri culturali: Wayne State Università, Detroit, Michigan (1977); Centro per gli studi creativi, dipartimento del vetro, università di Arte e Design, Detroit, Michigan (1979); Patterson State College, NJ (1978); Columbia University, New York, NY (1978); Parson School of Design, Altos de Chavon, Repubblica Dominicana (workshop, novembre 1984); Pratt Institute, New York, NY (1995); Centro d'arte di Virginia Beach (1996). Queste ultime conferenze si concentrano su un tema su cui Marangoni indaga da tempo: “Arte, Art&Craft, Design: confronto, analisi e interattività”.

Redazione

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