Dalla gestione della pandemia, tra mascherine e numeri "al rialzo", passando per i progetti che, secondo alcuni, rischierebbero così di subire consistenti rallentamenti se non addirittura di tramutarsi in treni persi, anche la sanità in questi giorni è stata argomento sfiorato dall'inchiesta sulla presunta corruzione in Regione Liguria che ha portato ai domiciliari, tra gli altri, anche il governatore Giovanni Toti.
Ebbene, nonostante qualche sussurro, i rischi sarebbero per essa comunque minimi se non nulli. Anche se il condizionale resta sempre d'obbligo in casi come questo in cui la giustizia è ancora al lavoro, ad affermarlo è stato, dal Santa Corona di Pietra Ligure, l'assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola.
Oltre al quasi rituale non volersi esprimere sull'inchiesta in sé, in quanto "sarebbe indelicato nei confronti delle persone indagate, presidente in primis" ma anche nei confronti del lavoro dei magistrati per evitere "un'invasione di campo come se a me, che sono stato un medico all'interno delle sale operatorie, qualcuno fosse mai venuto a dirmi come gestirle", Gratarola dal nosocomio pietrese si è espresso tra auspici e certezze.
Tra i primi quello di una situazione che possa chiarirsi in tempi i più rapidi possibili in quanto l'ente Regione, senza il suo presidente, "è una Regione chiaramente vive questo momento di difficoltà". Dall'altro lato, le garanzie sulla funzionalità della Giunta o di quel che ne resta senza il suo massimo rappresentante, "come dimostrato ieri in Consiglio Regionale, dove siamo stati compatti e ogni assessore porta avanti per il suo settore il proprio mandato. E così finché le cose non verranno chiarite".
Tra gli incarichi, per Gratarola e il suo assessorato, ve ne sono molti riguardanti l'edilizia sanitaria ma anche la riorganizzazione del sistema sanitario territoriale per "mettere a terra" le indicazioni del Recovery Fund.
"Non si ferma nulla - ha chiosato l'assessore - Accanto al Santa Corona vi sono tanti altri progetti. Gli appuntamenti che sono stati in qualche modo calendarizzati di tutti gli ospedali e le grandi opere, anche inserite all'interno del Pnrr sono scadenze che non sono solo liguri ma nazionali e addirittura europee, quindi noi andremo avanti perché la la strada è tracciata e, che la si voglia o no, è questa".