Anche i sindacati hanno incontrato quest'oggi il ministro Urso e la rappresentanza dell'azienda Piaggio Aerospace mettendo nero su bianco l’intesa per l’art. 47 per il passaggio dei complessi aziendali, “con la garanzia dei due siti produttivi liguri di Genova e Villanova d’Albenga con investimenti in tutti gli asset aziendali e la gestione dei 56 lavoratori che non rientravano nel perimetro dell’acquisizione”.
“Abbiamo raggiunto un’intesa che si basa sul doppio criterio, della volontarietà e il raggiungimento dei requisiti pensionistici entro aprile 2027, con l’integrazione al 100% del reddito per tutto il periodo”, spiega il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano, annunciando anche l'impegno di ministro e Baykar “a convocare il tavolo al Ministero per entrare nel dettaglio del Piano Industriale presentato dalla società turca nei giorni scorsi”.
Un accordo sul quale, al momento, è cauto il commento di Fiom Cgil Savona e della sua rappresentanza in rsu aziendale: “Nonostante l’incomprensibile e ferma presa di posizione di Baykar sul mancato trasferimento di 56 lavoratori, con grande responsabilità abbiamo firmato un accordo sindacale che prevede condizioni economiche e normative positive per accompagnare al pensionamento le maestranze coinvolte, ma siamo tuttavia consapevoli e preoccupati dell’impatto che si determinerà sull’attuale organico. Pertanto, stride l’eccessivo entusiasmo del ministro Urso sulla fase di un’operazione più complessa che, in quanto tale, dev'essere affrontata con modalità e tempistiche meno frettolose e superficiali”.
Non solo l'aspetto dell'occupazione è stato al centro delle preoccupazioni espresse dal mondo sindacale. Sul banco della discussione anche il Piano Industriale: “Vogliamo le garanzie da parte del Governo di dare continuità alle commesse istituzionali anche in futuro ed è un punto che riteniamo molto importante, così come il possibile sviluppo della partnership con Leonardo per un nuovo drone tecnologicamente avanzato per il mercato italiano ed europeo che deve essere prodotto in Piaggio. In questo senso abbiamo già avuto una prima risposta perché il ministro ha confermato che siamo ormai prossimi alla firma per la commessa di ulteriori 6 velivoli P180 istituzionali”.
Maggiori dettagli sul piano li chiede invece Fiom Cgil: “Quanto illustrato unicamente nelle sue linee guida da Baykar va approfondito col coordinamento delle sedi ministeriali da subito, a prescindere dagli attuali tempi previsti dalla procedura di vendita, perché rimangono perplessità da chiarire al più presto - dicono dal sindacato - Crediamo che l’investimento di Baykar per i primi due anni non sia sufficiente e pertanto non dev'essere escluso a priori un affiancamento economico di garanzia statale”.
Sull'intera filiera si concentra inoltre il sindacato della Camera del Lavoro: “Serve una considerazione complessiva della filiera produttiva Piaggio a partire soprattutto dalle attività fondamentali di Laer H. Le sinergie strategiche con Leonardo sono positive ma devono essere comprese nei dettagli perché devono dare le garanzie necessarie all’intero Piano Industriale. La prospettiva di ammodernamento ed industrializzazione del P180, della Produzione Motori, della MRO Velivoli e Motori nonché la futura produzione di droni di ultima generazione devono progredire ed integrarsi per assicurare l’equilibrio tra l’attività civile e militare ed andare di pari passo con investimenti certi ma soprattutto con un piano di assunzioni di qualità, professionalmente sostenibile e quindi legato ad un concreto piano formativo da costruire sul territorio”.
“Il ministro Urso ha la responsabilità di andare oltre i proclami di oggi e ha il dovere di garantire che la vendita di Piaggio sia una vera e concreta opportunità - chiosano quindi dalla Fiom - Bisogna che si continui a lavorare per un confronto utile costruttivo e imprescindibile per il rilancio di Piaggio che sia rispettoso dei lavoratori e del territorio savonese”.