Uno strumento innovativo e partecipato per la gestione e lo sviluppo del turismo del Finalese, con l’obiettivo di rendere la destinazione turistica ancora più attrattiva, organizzata e sostenibile. Questo è la Destination Management Organization (DMO), il nuovo modello organizzativo per la gestione della destinazione definito e attivato dal Comune di Finale Ligure e presentato stamani.
La nuova DMO rappresenta una svolta strategica, non solo dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto come espressione di una visione di lungo periodo, basata su collaborazione, sostenibilità e competitività.
“In tutti i sistemi economici e produttivi, senza organizzazione si rischia la confusione. Solitamente nel turismo questa non la si ha, rischiando la banalizzazione nella gestione di una materia che è invece estremamente fluida e flessibile e deve rispondere di volta in volta alle diverse esigenze del mercato – ha spiegato il sindaco con delega a Pianificazione strategica del Turismo e Marketing Territoriale, Angelo Berlangieri – L'intenzione di questa riorganizzazione è invece quella di attivare un sistema organizzato, efficace e performante di gestione per rendere altrettanto performante ed efficace il sistema turistico. Questo per superare, attraverso il modello della DMO e una serie di competenze e strumenti digitali e non, un possibile elemento di debolezza quale la disorganizzazione che limita la competitività di una destinazione”.
Perché una nuova struttura di gestione
Finale Ligure non è solo una località turistica di eccellenza, ma un sistema complesso di attrattori, servizi, professioni e persone impegnate nel turismo: un ecosistema dinamico composto da attori diversi – pubblici e privati – ciascuno portatore di interessi, competenze e prospettive differenti, non sempre armonizzati tra loro. Se differenziare è la parola chiave per crescere, trovare una sintesi tra i vari e differenti interessi, anche dialettica, è la necessità. Questa frammentazione di partenza, strutturale per ogni Destinazione turistica, rende evidente l’esigenza di creare un modello di governance integrato, capace di coordinare le energie del territorio verso una strategia comune. Da qui nasce la DMO: una rete formalizzata in cui ogni soggetto ha un ruolo chiaro all’interno di una visione condivisa della destinazione.
Con un approccio che prevede la partecipazione attiva e congiunta delle amministrazioni pubbliche, delle imprese del comparto turistico e dei cittadini residenti (Pubblico, Privato, Comunità), l’obiettivo non è solo gestire l’offerta turistica, ma costruire una comunità che vive, comprende e partecipa alla propria vocazione turistica in modo consapevole e responsabile. La crescita qualitativa e quantitativa dell’offerta turistica, la necessità di affrontare mercati sempre più dinamici, la complessità dei servizi offerti al visitatore e l'importanza di preservare l’equilibrio ambientale e sociale del territorio impongono infatti una governance efficace e trasparente, che coinvolga tutti gli attori del settore.
La struttura della nuova DMO: un sistema integrato e partecipato
La nuova Destination Management Organization di Finale Ligure è concepita quindi come un sistema integrato. Al vertice della governance è istituito uno Steering Committee, organo strategico che definisce le linee guida e coordina le attività dell’intero sistema.
Ruolo centrale è svolto dalla Destination Management Company (DMC), che opera all’interno della più ampia struttura della DMO in qualità di partner operativo incaricato di gestire le strategie di marketing, la comunicazione e la promo-commercializzazione della destinazione, anche attraverso lo sviluppo dei prodotti turistici locali. Lavorano nella DMC figure altamente specializzate nel digitale, nelle relazioni pubbliche, nella consulenza strategica e nella creatività visiva, garantendo un approccio professionale e innovativo alle dinamiche del turismo contemporaneo. La DMC di Finale Liguria è costituita da due realtà associate alla rete DEDE – Destination Design: Ideazione srl per l’area destination management e Studiowiki, agenzia aderente a UNA (Aziende della Comunicazione Unite), per l’area comunicazione.
Il Comune, attraverso l’Ufficio Turismo e lo staff degli IAT (Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica), mantiene un ruolo attivo sia nella gestione amministrativa che operativa, supportando l'organizzazione di eventi, curando l'aggiornamento delle informazioni turistiche e svolgendo un ruolo di connessione tra operatori e visitatori. Gli operatori IAT non si limitano più a offrire informazioni di base, ma diventano veri e propri "travel assistant", capaci di supportare i turisti nella costruzione del proprio soggiorno grazie a un’offerta sempre più tematizzata.
Il Comitato Locale del Turismo (CLT), composto dai rappresentanti delle principali categorie economiche che applicano l’imposta di soggiorno, svolge una funzione chiave nella pianificazione e approvazione degli investimenti annuali. La Consulta Comunale del Turismo, organismo consultivo formato da associazioni, imprese e altri soggetti portatori di interesse, garantisce invece il confronto costante con il tessuto economico-sociale della città. Entrambi questi organismi rappresentano la voce del territorio e contribuiscono alla costruzione di un modello turistico condiviso e aderente alle esigenze e aspettative della industry.
Questo impianto organizzativo si distingue per la sua visione sistemica: non si limita a eseguire azioni isolate, ma agisce come piattaforma collettiva, capace di far dialogare i diversi soggetti, armonizzare gli interessi e rispondere in modo coordinato alle sfide esterne e interne.
Una destinazione che sa differenziare, innovare e cooperare
Un altro pilastro della nuova DMO è il principio della differenziazione: dei prodotti, dei mercati e delle strategie. Il turismo a Finale Ligure non può più dipendere da una sola stagione o da un solo prodotto. Occorre moltiplicare le esperienze proposte, intercettare pubblici diversi, valorizzare l’entroterra e la cultura locale, puntare sull’outdoor, sul turismo esperienziale e legato al benessere tutto l’anno.
Dal coordinamento alla co-progettazione: un cambio di paradigma
La DMO non è solo uno strumento di coordinamento, ma un laboratorio permanente di co-progettazione. È l’ambiente in cui si elaborano scenari, si tracciano strategie, si misurano i risultati e si correggono le rotte. L’organizzazione non agisce in modo centralizzato e autoritario, ma abilita i diversi soggetti a lavorare insieme, offrendo regole, obiettivi e strumenti comuni.
Si tratta, in sostanza, di una “rete con regia”, in cui il Comune ha un ruolo di garante e facilitatore, mentre la DMC si configura come partner tecnico operativo. La rete si fonda su fiducia, trasparenza, reciprocità e sulla convinzione che il turismo sia un bene collettivo: un fattore di sviluppo economico, culturale e sociale.