Vale circa 6,6 milioni il bando per la gestione dei bar dei tre ospedali di Savona, Pietra Ligure e Albenga, per un periodo di nove anni. Il bando prevede anche lavori accessori di manutenzione e riqualificazione dei locali, oltre agli oneri di progettazione.
La concessione è suddivisa in tre lotti: la gestione del punto di ristoro dell’Ospedale San Paolo di Savona per 3.105.000 euro (al netto dell’Iva); per il Santa Corona 2.385.000 euro; e per il punto di ristoro dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga 1.107.000 euro. Possono essere presentate offerte per un lotto, più lotti o per tutti i lotti, con sopralluogo obbligatorio.
Oltre a garantire una serie di lavori strutturali, chi si aggiudicherà la concessione dovrà rispettare un orario di apertura garantito.
Per il presidio ospedaliero San Paolo di Savona (Padiglione Monoblocco) il servizio dovrà essere garantito tutti i giorni feriali dell’anno, dal lunedì al venerdì dalle ore 6 alle ore 18, il sabato dalle ore 7 alle ore 13 e la domenica e i festivi dalle ore 12 alle ore 18.
Al Santa Corona di Pietra Ligure il servizio dovrà essere garantito tutti i giorni feriali dell’anno, dal lunedì al venerdì dalle ore 6 alle ore 18, il sabato e la domenica dalle ore 7 alle ore 18 e i festivi fino alle ore 18.
Al presidio ospedaliero Santa Maria di Misericordia di Albenga il servizio dovrà essere garantito tutti i giorni feriali dell’anno, dal lunedì al venerdì dalle ore 6.30 alle ore 16, mentre la domenica e i festivi dalle ore 12 alle ore 18.
Nei bar dei tre ospedali oggetto del bando sono vietate la mescita e la vendita di bevande alcoliche e superalcoliche; la vendita di tabacchi; la vendita di biglietti di lotterie di qualsiasi natura; l’affissione di manifesti pubblicitari non inerenti ai prodotti venduti (che comunque dovranno rientrare nella normalità per quanto riguarda le dimensioni); nonché l’installazione di macchine per videogiochi di qualsiasi genere, comprese console computerizzate per giochi (es. videopoker, slot machines, ecc.).
La società subentrante, a garanzia delle clausole sociali, dovrà assumere prioritariamente, se disponibili, i lavoratori che già svolgono servizio nei punti ristoro a condizione che numero e qualifiche siano compatibili con l’organizzazione d’impresa del nuovo gestore.