Economia - 04 luglio 2025, 14:15

Aumento a sorpresa dei pedaggi autostradali ad Agosto

I fondi extra andranno ad Anas per coprire costi di gestione

Proprio nel cuore dell'estate, mentre milioni di italiani si preparano alle partenze, si profila all'orizzonte un aumento a sorpresa dei pedaggi autostradali. La novità è contenuta in un emendamento dei relatori, depositato in extremis, alla legge di conversione del decreto Infrastrutture, che andrà al voto lunedì prossimo in commissione alla Camera. Se approvato, il rincaro scatterà dal primo agosto, colpendo direttamente i portafogli dei vacanzieri.

La proposta legislativa prevede che il canone annuale versato dalle concessionarie autostradali ad Anas venga integrato con "un ulteriore importo". Questo costo aggiuntivo sarà calcolato sulla base della percorrenza chilometrica e ammonterà a 1 millesimo di euro al chilometro per i veicoli delle classi di pedaggio A (moto e auto fino a 1,3 metri di altezza) e B (furgoni, camper e SUV), oltre che per le classi superiori (3, 4 e 5).

In termini pratici, per gli automobilisti questo si tradurrà in un euro in più ogni mille chilometri percorsi. Un onere che, secondo la normativa, scatterà "a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore" della legge. Considerata la scadenza del decreto fissata per il 20 luglio, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale renderà effettivo l'aumento già dal primo agosto. Non si tratta, inoltre, di una misura temporanea: l'emendamento istituisce un obolo permanente, che verrà aggiornato ogni due anni con un decreto ministeriale per adeguarlo all'inflazione.

A cosa serviranno queste nuove entrate? La relazione che accompagna la proposta spiega che l'obiettivo è "individuare una copertura strutturale per il fabbisogno incrementale necessario ad Anas". Questo bisogno di fondi deriverebbe da "una serie di eventi occorsi negli ultimi periodi", come la ridefinizione della rete stradale in gestione e l'aumento dei costi per l'illuminazione pubblica.

Nella giustificazione ufficiale, tuttavia, sembra perdersi ogni riferimento esplicito all'utilizzo di queste maggiori risorse, pagate direttamente dagli utenti, per la fondamentale attività di manutenzione delle strade. Il nuovo balzello appare quindi come un contributo generalizzato per far fronte alle spese operative del gestore della rete nazionale.

Redazione