Esplodono le tensioni a Ceriale. In meno di 24 ore, la sindaca Marinella Fasano ha ritirato le deleghe a due membri della sua stessa maggioranza, aprendo di fatto una frattura politica che scuote le fondamenta dell’amministrazione comunale.
Il primo provvedimento ha colpito il consigliere Marcello Stefanì, al quale è stata revocata la delega alla Polizia Locale. La motivazione ufficiale parla di un “venir meno del rapporto fiduciario”. La decisione sarebbe stata presa in seguito ad alcune dichiarazioni pubbliche di Stefanì sull’estensione del servizio serale della Municipale, tema presente nel programma elettorale. La sindaca si è limitata a dichiarare: “Le deleghe sono state revocate per motivi comportamentali da parte dei due consiglieri. Siamo in una fase delicata e devo prendere delle decisioni, ora non voglio dire di più”.
Ma Stefanì non ci sta e replica con fermezza, precisando: “Preso atto delle motivazioni addotte dal sindaco in merito alla revoca della delega alla Polizia Municipale, comunicatami con lettera-pec senza nemmeno confrontarsi personalmente con me per chiedermi lumi, ritengo che siano prive di ogni fondamento – afferma -.Tengo a precisare che nel programma della Lista Ceriale Ceriale al punto “…7. Sicurezza urbana, era prevista l’estensione del turno lavorativo al fine di garantire una maggiore copertura nelle ore serali anche in collaborazione con altri comandi di polizia locale. Con le dichiarazioni fatte, rinnovavo l’invito all’amministrazione comunale (intesa come parte politica e personale dell’Ente) ad attivarsi per il conseguimento del punto 7. del programma elettorale”.
“Delle mie dichiarazioni la sindaca era stata edotta, come sempre – aggiunge -. In ogni caso, nell’interesse della collettività, auspico che tale servizio venga istituito al più presto, grazie ad un intervento risolutivo della sindaca”.
"Contrariamente a quanto asserito dalla sindaca, non ho mai prestato alcun fianco alla minoranza, con la quale peraltro mi sono sempre 'scontrato' in occasione dei precedenti consigli comunali, bensì collaborato e difeso la maggioranza. A conferma di ciò richiamo le innumerevoli attività da me svolte in questo breve periodo trascorso dall’assunzione dell’incarico, con il consenso della sindaca e soprattutto dei cittadini. Visto che il mio intento è quello di cercare di aiutare il prossimo, come peraltro ho sempre fatto nel corso della mia vita privata e professionale di avvocato, nonché di cercare di apportare un aiuto concreto alla collettività. Continuerò a fare il consigliere - conclude Stefanì - partecipando alla definizione delle politiche comunali e controllando e vigilando sull’operato della giunta".
A stretto giro, il secondo “terremoto”: anche Nadia Ligustro, consigliera con deleghe al volontariato, benessere animale e frazione Peagna, si è vista ritirare l’incarico. All’origine del provvedimento una nota congiunta firmata proprio insieme a Stefanì, in cui si segnalava la mancanza di ambulanze durante alcuni eventi del weekend. Un gesto probabilmente interpretato dalla sindaca come una presa di posizione politica e una manifestazione di solidarietà verso Stefanì. Ligustro, amareggiata, ha spiegato: “Ho solo fatto il mio dovere – replica Ligustro – mi sono sempre impegnata e ho collaborato con tutti. Invece di ricevere ascolto o almeno una telefonata, ho ricevuto una pec di revoca”.