Si accende il dibattito politico sul possibile utilizzo dell’ex caserma Anfi come centro di accoglienza per migranti.
Dopo le dure critiche mosse dal consigliere di minoranza Nicola Podio, arriva una replica altrettanto netta da parte dell’Amministrazione comunale, che accusa il consigliere di “strumentalizzazione” e respinge le accuse al mittente.
“Tutto falso quello che dichiara il consigliere di minoranza Nicola Podio, come sempre inadeguato al ruolo che ricopre e ancor più a quello che sperava di ricoprire” esordisce la nota ufficiale del Comune, in risposta al comunicato col quale il membro dell'opposizione aveva imputato all’Amministrazione l’inerzia sul futuro dell’area e un sostanziale cambio di linea rispetto alla disponibilità mostrata nel passato verso l’accoglienza.
Proprio da quest'ultimo punto partono le considerazione dell'Amministrazione, che “ritiene doveroso fare chiarezza”, ribadendo anzitutto come le decisioni in materia di accoglienza non spettino al Comune. “Come il consigliere Podio ben sa (o dovrebbe sapere) - si legge - la gestione dell’accoglienza dei migranti è di competenza della Prefettura, che agisce su mandato del Governo che, lo ricordiamo per coerenza, è espressione della sua stessa parte politica”. Di incoerenza viene anzi accusata la controparte, a livello nazionale: “La realtà è che questo Governo, come fa oggi il consigliere Podio, ha ingannato i cittadini: ha promesso di bloccare l’immigrazione ma gli arrivi si sono moltiplicati e se fino a pochi anni fa esisteva un sistema strutturato con percorsi regolati e adeguati, oggi al suo posto ci sono 'operazioni mediatiche' come il CPR in Albania - progetto completamente fallito. Nel frattempo i Comuni sono lasciati soli a gestire situazioni complesse”.
Sul caso specifico dell’ex caserma Anfi, l’Amministrazione precisa che, al momento, è solo un’ipotesi per la quale, “ad oggi, non è stata presa alcuna decisione definitiva”. Anzi, il Comune afferma di aver “attivato tutti i canali istituzionali per seguire con attenzione l’evolversi della situazione”, mentre la convocazione della commissione capigruppo, con la possibile partecipazione di un rappresentante della Prefettura, viene definita “un atto di trasparenza, responsabilità e coinvolgimento democratico delle forze politiche”. Al contrario, le dichiarazioni di Podio vengono considerate segno della “volontà di alimentare il disagio invece che contribuire a trovare soluzioni”. “È evidente - continuano dall'Amministrazione - che la minoranza è pronta a collaborare solo su argomenti secondari. Questo atteggiamento conferma, ancora una volta, la loro inadeguatezza ad affrontare temi di vera amministrazione”.
L’Amministrazione respinge anche l’accusa di immobilismo, sostenendo che, qualora la struttura “fosse stata occupata, la Prefettura avrebbe individuato un’altra struttura pubblica, come una scuola o una palestra, con maggiori disagi sui servizi e sulla vita quotidiana dei cittadini”, bollando la narrazione proposta da Podio come una “fake news”.
La nota entra poi nel merito del tema accoglienza, che secondo il Comune “non può essere oggetto di speculazione politica fatta sulla pelle di giovani che attraversano mezzo mondo inseguendo la speranza di una vita migliore”, né essere affrontato con slogan. La maggioranza rivendica quindi di non aver “mai negato la necessità di affrontare con serietà e responsabilità il tema dell’accoglienza”, si legge.
Infine, l’Amministrazione chiarisce la distinzione tra un centro di primissima accoglienza e un CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio), due realtà profondamente diverse. “Il primo - spiegano - consiste in un punto di accoglienza temporaneo per richiedenti protezione internazionale che già nel 2022 avevano dimostrato rispetto ed educazione. Il secondo, invece, è un vero e proprio 'carcere per migranti' in regime di clandestinità che non hanno diritto a rimanere sul territorio e nei confronti del quale l’amministrazione Tomatis nel primo mandato è intervenuta con prontezza e determinazione, riuscendo a scongiurarne l’apertura presso la caserma Piave”.
“Continueremo a lavorare con serietà e trasparenza, mettendo al centro l’interesse della città, nel pieno rispetto delle istituzioni e con senso di umanità verso le persone oggetto di persecuzioni. Siamo aperti al confronto, ma non accetteremo strumentalizzazioni né campagne fondate sul populismo e sulla disinformazione” chiosano dall'Amministrazione Tomatis.