Attualità - 30 luglio 2025, 06:30

Mobilità a Savona, presentato il Pums: obiettivo tra le 1000 e le 1800 auto in meno sulle strade entro 5-10 anni (FOTO)

Previste zone 30 in via Collodi, via Servettaz-via Carissimo e Crotti e Villapiana e nei pressi delle Scuole Astengo e Mazzini. 6 gli ascensori verticali. Verranno messe in sicurezza Corso Mazzini e Lungomare Matteotti. Nuovi parcheggi di cintura

Tra le 1000 e le 1800 auto tolte dalla rete delle strade urbane di Savona. 

Questo uno degli obiettivi che si è posto il Comune nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) realizzato dalla società Sintagma Ingegneria di Perugia incaricata proprio dall'amministrazione comunale di redigere il piano presentato ieri pomeriggio nella seconda commissione consiliare.

Sintagma si è occupata di redigere il piano della sosta; effettuare il monitoraggio della mobilità pubblica e privata affrontando le principali criticità del traffico; predisporre le linee programmatiche del Pums, il cui sviluppo è stato oggetto della seconda fase dell’incarico. Il tutto perseguendo un metodo partecipativo, con interviste e confronti con i residenti, commercianti, e coloro che accedono alla città per le diverse motivazioni.

La società si è infatti occupata del rilievo dei flussi di traffico alle sezioni viarie e alle intersezioni, effettuare un'analisi dell'offerta e della domanda di sosta, realizzare interviste ai commercianti e somministrare ai cittadini un questionario online.

Per la città di Savona hanno stimato di poter guadagnare tra i 5 e i 9 punti per poter riequilibrare il riparto modale verso la mobilità sostenibile. Attualmente è stato stimato un 59.1% del traffico delle auto e delle moto, il 20.9% in bicicletta (18.9%) e a piedi (1.3%), il trasporto pubblico invece assorbe una quota pari al 20.7% della mobilità urbana. L'obiettivo è scendere al 50/54% del traffico auto/moto e salire al 24/26% bici/a piedi e 22/24% per il trasporto pubblico.

Nella prima fase è stata indagata la distribuzione del traffico veicolare nell'area di studio, sono state definite le criticità presenti e condotte analisi specifiche degli spostamenti relativi allo stato di fatto,  nella seconda fase invece è stato testato mediante analisi matematiche il contributo delle azioni di piano proposte nei due scenari di piano di breve e medio periodo e lungo periodo (5-10 anni).

Gli spostamenti delle auto che interessano solo gli archi urbani ricadenti nel territorio del comune di Savona sono in totale 15.166: 6753 distribuite all'interno verso l'interno della città per il 44.5% ( con le azioni del piano che prevedono pedonalità/sistemi ettometrici/ ciclabilità/Tpl gomma/ politiche della sosta arriverebbe con la quota in diversone  dalle auto ad altre forme di mobilità a 400/900); 2800-3100 dall'interno verso l'esterno per il 20.4% (azioni di piano: Tpl/gomma-ferro, quota di diversione cautelativamente invariata),  dall'esterno all'interno 23.3% e 3000/3500 auto (azioni di piano: cerniere di mobilità/politica della sosta, passeranno a 600-900); dall'esterno verso l'esterno 11.8% per 1400-1800 auto (azioni di piano: variante Aurelia Bis, quota di diversione cautelativamente invariata).

Nello scenario soft la mobilità motorizzata passa dal 59% al 54% (-5%) nel periodo 2029-2030 con circa 1000 auto tolte dalla rete strada urbana, nello scenario "hard" passa dal 59% al 50% nel periodo 2034-2035 con circa 1800 auto tolte.

La proposta del Pums per la mobilità attiva e la valorizzazione della città in 15 minuti prevede i 4 itinerari ciclopedonali nelle direttrici strategiche (Lavagnola-Mare;  Lungomare Aurelia; Torretta, Piazza Leon Pancaldo - Piazza Sisto IV - Stazione; Stazione-Università),  Strade scolastiche ( i casi studio delle scuole primarie Astengo e Mazzini), Zone 30 ( Verso Savona Città 30: i casi esempio delle zone 30 "Collodi" e "Servettaz-C.Crotti", che prevedono un restringimento della carreggiata e attraversamenti pedonali rialzati) e "Villapiana" in via Verdi;  i sistemi ettometrici con approfondimenti per l'introduzione di sistemi meccanizzati per il superamento dei dislivelli;  interventi per la pedonalità con l'incremento degli spazi pedonali in città. 

Le zone 30 sono state previste anche a La Rusca, in via Mentana, dalle scuole Callandrone, in via Aglietto, in via Luigi Corsi/via Pietro Giuria, Piazza Diaz, Lavagnola (nord e sud), Legino (via Bove).

Per quanto riguarda i sistemi ettometrici sono stati presi in ipotesi un ascensore verticale che metterà in collegamento via San Lorenzo con il polo bibliotecario "Anton Giulio Barrili" di via Monturbano. L'ettometrico infatti consentirebbe il superamento del dislivello fino a via Monturbano,  la parte terminale o iniziale del percorso si sviluppa lungo un percorso pedonale sostanzialmente pianeggiante. Un ascensore verticale sarebbe previsto in Via Famagosta con la Villetta (un progetto era già stato previsto in passato.ndr) e due fino al San Giacomo: il primo dalla statale a via Famagosta e il secondo da via Famagosta al San Giacomo. La fattibilità tecnica è  rimandata ad una specifica fase progettuale. Uno ulteriore sarebbe previsto per il collegamento con l'ospedale di Savona.

Nel piano è inoltre prevista la messa in sicurezza di Corso Mazzini e di Lungomare Matteotti.

Il rilievo della domanda di sosta è stato condotto negli stessi itinerari dell'offerta. Ogni itinerario è stato rilevato per un giorno feriale su 3 fasce orarie:  dalle 7.30 alle 9.30; dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Dai dati elaborati emerge che nel giorno di massimo affollamento (il lunedì di mercato) nella fascia oraria di punta la riserva di parcheggi nei 5 park della città è di 177 posti auto. 

Come specificato da Tpl sono stati individuati nuovi parcheggi di cintura: in Corso Ricci (svincolo Aurelia Bis),  nell'area dell'ex Funivie e nella zona ovest (svincolo autostradale).

Critichi i consiglieri di minoranza Massimo Arecco (Fratelli d'Italia) e Manuel Meles (Movimento 5 Stelle).

"E' un progetto denso di informazioni. Ogni capitolo dovrebbe aver dedicato una commissione: dagli ascensori, le piste ciclabili, la mobilità sostenibile, tutti temi prioritari e assolutamente fondamentali. Mi piacerebbe capire se questa commissione è stata una gentile concessione per direi che abbiamo presentato il lavoro e ci rivediamo fra un anno in consiglio comunale o se realmente la parola magica partecipazione è un qualcosa in cui l'amministrazione crede - spiega Arecco - Perché ci sono state 3mila firme che ci sono lamentati  delle ultime recenti modifiche e non mi pare che siano stati ascoltati dall'amministrazione".

"E' stato detto che sotto i 3 km l'auto si può non utilizzare. Vero, ma è molto soggettivo ma chi ha un servizio adeguato può non utilizzare l'auto. Non credo che vadano adeguati o forzati i cittadini a spostarsi in un modo che vuole un'amministrazione di turno ma dobbiamo dare servizi di mobilità e vie di comunicazione che funzionano. Si è parlato tanto di mobilità ma non ci riusciamo ancora oggi a mantenere i marciapiedi in delle condizioni decenti. Mancano le premesse operative per riuscire poi  immaginare un futuro bellissimo, si è parlato di ascensori, ne sono sbucati 6 nelle ipotesi. L'80% delle cose poi rimangono lettera morta" ha detto Melis.