Si avvicina al traguardo fissato la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per dare vita alla fondazione “Uniti per Paolo”, dedicata a Paolo, il 24enne di Albenga rimasto tetraplegico dopo la brutale rapina subita il 19 maggio 2024 , quando venne aggredito per il suo monopattino elettrico. Un episodio che ha profondamente scosso la comunità ingauna e non solo, e che, a di più di un anno di distanza, continua a mobilitare centinaia di persone intorno alla sua famiglia.
A fronte dei 35mila euro necessari, ad oggi la raccolta fondi ha già quasi raggiunto i 20mila euro in pochi giorni, con oltre 700 donazioni provenienti da tutta Italia. Un segnale tangibile che la storia di Paolo continua a toccare i cuori e a generare un impegno collettivo.
La fondazione nasce dal desiderio di trasformare il dolore in speranza, non solo per Paolo ma anche per chi, come lui, si trova ad affrontare situazioni improvvise e drammatiche. «Questa fondazione – spiega su GoFundMe la promotrice Rossella Lamarra, vicina alla famiglia del giovane - permetterà a Paolo di poter pensare che un domani per lui esiste e lo impegnerà a dover sostenere molte persone e famiglie che, come noi, si sono dovute interfacciare con disgrazie così terribili».
Rossella sottolinea come l’obiettivo sia dare struttura e continuità a un percorso che è già iniziato: «La fondazione servirà per aprire gli orizzonti, allargare le vedute sui vari progetti che sono in programmazione ma che hanno bisogno di una forma giuridica per poter essere realizzati».
La vicenda di Paolo aveva già innescato una grande ondata di solidarietà in tutta la Liguria. In migliaia avevano contribuito con donazioni per sostenere le sue cure e l’adattamento degli spazi domestici alle nuove esigenze. «I soldi ricevuti sul suo conto – precisa ancora Rossella – sono gestiti da un amministratore di sostegno e sotto il controllo di un giudice tutelare: intoccabili e utilizzabili solo per necessità strettamente legate alla salute e alla vita di Paolo».
La fondazione “Uniti per Paolo” sarà dunque non solo uno strumento di sostegno diretto, ma anche un modo per fare della sua esperienza un motore di aiuto e di speranza per tanti altri, dimostrando come da una tragedia si possano trasformare il dolore e lo sconforto in aiuto.
QUI il link per le donazioni.