Riceviamo e pubblichiamo:
"Gentile direttore, ormai su questo argomento se ne legge di tutti i colori: ognuno dice la sua. L’ultima lettera della signora, che vuole essere da esempio, praticamente dà degli incivili a buona parte dei savonesi e degli intolleranti a chi, giustamente, si lamenta di non riuscire a dormire".
"Forse è la signora che non lavora e ha tanto tempo da dedicare al meticoloso smistamento della spazzatura, senza altri problemi che la distraggano dal depositarla nei giorni e nelle ore stabilite. Brava! Continui a essere una persona civile e paghi pure per il lavoro che le viene richiesto di fare".
"Anche io mi ritengo civile e cerco di differenziare al meglio possibile, ma quando sento la puzza uscire dai bidoni, vedo topi e strade piene di residui di spazzatura, o quando il mio cane fa i bisogni e non trovo dove smaltirli, non mi viene da fare elogi ad alcuno, né alla Sea-S né al sindaco".
"Non erano i savonesi che tiravano fuori la spazzatura dai vecchi bidoni e la lasciavano sui marciapiedi, lo sappiamo, ma non si può dire “dunque diventiamo razzisti”. Non vado oltre: è meglio".