Riduzione dei tempi percorrenza, un'aumento di capacità della linea che passerà da 62 a 120 treni al giorno, eliminazione di 14 passaggi a livello con un miglioramento della resilienza territoriale andando a sistemare tutti i rii, con le aree ferroviarie che saranno rigenerate.
Questi i benefici che potrebbe portare il tanto agognato raddoppio ferroviario Finale Ligure-Andora, tratta ancora e unica sulla linea a binario unico dopo i lavori sulle tratte Ospedaletti – Sanremo e Andora – San Lorenzo, che oggi, con l'avvio della conferenza dei servizi, vede dare una sterzata importante ad un'opera attesa da anni e anni dal ponente savonese.
La conferenza dei servizi durerà due mesi con il progetto che quindi sarà approvato entro la fine del 2025. Una volta ricevuto il finanziamento da 2 miliardi e 567 milioni di euro dovrà essere indetta una gara d'appalto della durata di 6 mesi. Poi la progettazione esecutiva e ci vorranno 7 anni per la realizzazione. Nella migliore delle ipotesi potrebbe vedere la luce nel 2033.
L’opera consiste nella realizzazione di una nuova linea a doppio binario in variante rispetto al tracciato attualmente in esercizio. Ad essere coinvolti 32 km di linea di cui 25 in galleria e verranno mossi 5 milioni di metri cubi di materiale di scavo che verranno riutilizzati per la metà per progetti legati ai ripascimenti e per altri cantieri. Dai lavori saranno interessati i comuni di Finale Ligure, Tovo San Giacomo, Pietra Ligure, Giustenice, Loano, Borghetto Santo Spirito, Albenga, Villanova d’Albenga, Alassio, Andora, Toirano, limitatamente alle aree di cantiere interessa il Comune di Borgio Verezzi.
È prevista inoltre la realizzazione del Piano regolatore della stazione di Finale Ligure, la realizzazione delle Stazioni di Albenga e Andora e delle fermate di Pietra Ligure, Borghetto Santo Spirito-Loano e Alassio (sotterranea).
“L’apertura della Conferenza dei Servizi è un passo fondamentale per la realizzazione del raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure. Un’opera imprescindibile, destinata a cambiare le sorti del trasporto su ferro nel ponente ligure aumentandone la capacità e la sicurezza e riducendo, al contempo, i tempi di percorrenza da e verso Genova. Regione Liguria ha fatto, fin qui, con puntualità e attenzione la sua parte ed è pronta a svolgere il proprio ruolo di supporto ai Comuni e a RFI dal punto di vista urbanistico, come già avvenuto con il raddoppio del tratto Andora-San Lorenzo al Mare e con la successiva costruzione della ciclovia Riviera dei Fiori” ha detto l'assessore regionale al'Urbanistica e ai Trasporti.
“Un passo storico che il Ponente ligure attendeva da decenni” lo ha quindi definito, in una nota, il viceministro a Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi. “Si tratta di un’opera strategica non solo per la Liguria, ma per l’intero Paese - ha ricordato - una linea fondamentale, la porta di ingresso che collega l’Italia a Francia e Spagna, capace di migliorare la mobilità di cittadini e merci, ridurre i tempi di percorrenza e restituire valore al territorio. L’auspicio è che la Conferenza possa concludersi in tempi rapidi, così da proseguire l’iter fino al cantiere concreto. È la dimostrazione che le grandi infrastrutture possono diventare realtà quando istituzioni, territori e Governo lavorano insieme con determinazione”.
“Ora l'obiettivo deve essere quello di arrivare nel più breve tempo possibile all’avvio dei lavori e, successivamente, al superamento di un limite infrastrutturale evidente e fortemente penalizzante per tutto il territorio – continua Scajola che ha avuto interlocuzioni col Governo per la fase due per il finanziamento della realizzazione dell'opera - In questo senso sarà fondamentale l'apporto di RFI e del Ministero per arrivare alla cantierabilità e soprattutto al finanziamento dell'opera. Per troppi anni il nostro Paese è rimasto indietro da questo punto di vista, oggi finalmente abbiamo in corso una serie di cantieri fondamentali che miglioreranno sensibilmente i collegamenti della nostra Liguria, offrendo nuove possibilità di mobilità, ma anche turistiche e commerciali”.
Il commissario ha poi ricordato tutto l'iter degli ultimi anni: dall'approvazione del progetto preliminare nel 2005, un protocollo firmato da Rfi, Comuni e Regione e una ridefinizione del progetto nel 2011 passando poi alla progettazione definitiva nel 2021 e alla nomina di Fancello.
Nel 2024 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aveva dato il proprio parere positivo con delle prescrizioni che sono state recepite e il progetto definitivo era stato poi inviato al Mise e al Mit per le verifiche di rispondenza.
Dopo la verifica di impatto ambientale e il parere positivo del Ministero della Cultura spazio quindi alla Conferenza dei Servizi istruttoria che durerà 60 giorni alla quale partecipano i comuni, la Provincia e la Regione oltre ad enti interessati dal progetto.
Al termine verrà approvato il progetto e dichiarata la pubblica utilità.
"Oggi si è aperta ufficialmente la Conferenza dei Servizi, alla quale ha preso parte anche l’Ente provinciale, con il Presidente Pierangelo Olivieri, il Dirigente e il Funzionario competente - si legge in una nota diffusa dalla Provincia di Savona - Sono diversi i profili che interessano: ovviamente quello del coordinamento e della pianificazione complessiva, competenza molto importante e delicata propria della Provincia; e, al contempo, le competenze dirette sia sull’impatto acustico, sia in corso di esecuzione dei lavori, sia infine nella conduzione della nuova linea. Aspetti che saranno assicurati e ottimizzati grazie alle migliori tecnologie oggi disponibili e al fatto che oltre il 90% del nuovo tracciato sarà in galleria. Altro tema è quello della viabilità: sono infatti presenti alcune importanti direttrici che dovranno essere adeguate. L’obiettivo è quello di adeguarle in significativo miglioramento, sia nei punti di intersezione con la nuova linea e nelle aree di prossimità con le nuove stazioni ferroviarie, sia lungo i tratti relativi delle strade provinciali, a vantaggio dei comprensori di competenza serviti. Comprensori che, in larga parte, rappresentano collegamenti tra immediato entroterra ed entroterra, con la costa, verso i servizi, gli ospedali, i centri di interesse, i punti di lavoro, le zone commerciali e la stessa ferrovia".
"La Provincia – ha sottolineato il presidente Olivieri – assicura il massimo impegno a procedere con speditezza, senza tuttavia tralasciare alcun aspetto di ottimizzazione, sia in fase realizzativa sia nella gestione successiva. La priorità resta garantire sicurezza ed efficienza sotto tutti i profili".