Attualità - 07 ottobre 2025, 17:55

Tpl e barriere invisibili, le difficoltà quotidiane dei non vedenti a Savona che viaggiano sui mezzi pubblici

Sono ancora numerose le criticità per persone non vedenti o ipovedenti che utilizzano i mezzi del trasporto pubblico locale

Se Tpl si è doterà nei prossimi mesi della “moderna” bigliettazione elettronica, ha ancora un bel po' di strada da fare per andare incontro alle esigenze delle persone non vedenti e ipovedenti. Ed è proprio il titolo di viaggio una delle criticità maggiori, insieme alla carenza di un sistema di sintesi vocale che annunci le fermate, facilitando il tragitto ad anziani, turisti e disabili, altrimenti spesso costretti a chiedere aiuto a terzi per scendere esattamente dove desiderato.

La denuncia arriva direttamente dal presidente dell’Uici Savona, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi in programma per la Giornata mondiale della vista del 9 ottobre.

"Per chi viaggia sui mezzi pubblici i controllori vogliono che venga esibito il certificato di invalidità – ha spiegato Andrea Bazzano, presidente di Uici Savona –. Abbiamo proposto all’azienda di far valere la disabilità tramite il tesserino di socio Uici, oppure che l’azienda riconosca un tesserino che segnali la disabilità. Alcuni nostri soci ci hanno riferito di essersi sentiti dire che né il certificato né il tesserino dell’Uici sono validi. Sui temi dell’accessibilità e delle barriere architettoniche siamo impegnati su più fronti con gli enti pubblici e Tpl, e credo che, se si vuole rendere la città accessibile e meno trafficata, occorra potenziare i mezzi pubblici rendendoli davvero fruibili da tutti".

Un altro tema riguarda le fermate: manca la sintesi vocale per l’annuncio della fermata prossima e successiva sui mezzi, fondamentale per non vedenti e ipovedenti, così come la segnalazione acustica dei bus elettrici. È stata infatti l’Unione Europea a stabilire che le auto elettriche e i veicoli ibridi debbano emettere un segnale acustico quando viaggiano in retromarcia e in marcia avanti fino a una velocità di 20 km/h. La tecnologia AVAS è obbligatoria per tutte le auto prodotte a partire da luglio 2021, secondo la Decisione UE ECE R138, ma i bus elettrici di Tpl non ne sono dotati.

C’è poi il problema dei semafori cittadini, perché non tutti hanno il segnalatore acustico per i non vedenti. Un altro tema sollevato in passato dal presidente Uici riguarda i bidoni condominiali per la raccolta dei rifiuti, ancora senza soluzioni. I non vedenti memorizzano la posizione dei bidoni per i diversi materiali, ma quando vengono svuotati può accadere che siano spostati, mettendoli in difficoltà. L’Uici aveva chiesto che fossero dotati di un sistema tattile per renderli riconoscibili in base al tipo di rifiuto. Anche quella richiesta, per ora, è caduta nel vuoto.