Attualità - 27 ottobre 2025, 16:30

Aurelia Bis, vertice in Regione con i sindacati: "Due aziende pronte a subentrare, adesso tocca al Tribunale. Assicurata clausola di salvaguardia occupazionale"

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto risposte anche sul pagamento dello stipendio di settembre: "Garantiti da Anas": A gennaio il subentro della nuova azienda?

Questo pomeriggio negli uffici della Regione alla presenza dell’assessore all’Infrastrutture Giacomo Giampedrone, il commissario straordinario dell’Aurelia Bis Matteo  Castiglioni e le organizzazioni sindacali si è svolto l'incontro per fare il punto sul futuro del cantiere dell'Aurelia Bis del savonese e di La Spezia.

Dopo il vertice con il vice Ministro Edoardo Rixi, Anas e i sindaci di Albisola Superiore, Albissola Marina e Savona dello scorso 16 ottobre oggi sono state ricevute le organizzazioni sindacali e hanno partecipato per la Feneal Uil Liguria il segretario generale Mirko Trapasso, Antonio Sechi, segretario regionale con delega al Savonese e Riccardo Badi, segretario regionale con delega allo spezzino, per la Filca Cisl Liguria il Segretario Generale Andrea Tafaria e la Segretaria regionale Paola Fiorenza e per la Fillea Cgil Liguria Federico Pezzoli, Segretario Generale, Michele Bello Segretario Generale Savona e Mattia Tivegna, Segretario GeneraleLa Spezia.

“Prendiamo atto che ci sono già delle opzioni pronte a sostituire ICI - spiegano Trapasso, Tafaria e Pezzoli - nel caso in cui il tribunale di Roma decidesse di dare ragione ad Anas e quindi si procedesse alla sostituzione di ICI: entro 20 giorni al massimo si attende una risposta. Gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici sono garantiti per il mese di settembre grazie ad Anas (gli stipendi dovevano essere pagati entro il 15 ottobre ma ad oggi non sono stati erogati.ndr). Da parte del Commissario c’è la speranza che a gennaio la nuova azienda possa subentrare per voltare definitivamente pagina dopo anni tormentati".

"Abbiamo chiesto al commissario di mettere nero su bianco la clausola di salvaguardia occupazionale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che attualmente sono impiegati nei cantieri della Spezia e Savona e abbiamo ricevuto garanzie. E bisogna avviare percorsi formativi come abbiamo fatto anche per la Diga Foranea tramite le Scuole Edili  per preparare giovani che potranno essere operativi quando i cantieri saranno a pieno regime. Chiediamo ad Anas di riprendere i rapporti sindacali così come da protocollo sottoscritto da Feneal, Filca e Fillea" concludono Trapasso, Tafaria e Pezzoli.

Anas nell'incontro del 16 ottobre aveva spiegato che dopo l’avvio di entrambi gli interventi, l’impresa ICI Italiana Costruzioni S.p.A., esecutrice delle opere, aveva dovuto affrontare una serie di severe vicissitudini societarie, per le quali era stata avviata una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma.

La procedura doveva costituire un passaggio essenziale per il riassetto finanziario dell’azienda, anche attraverso la vendita di alcuni asset societari, così da garantire il prosieguo delle attività del cantiere.

In quel difficile contesto, con conseguenti ed inevitabili rallentamenti dei lavori, Anas e il Commissario straordinario, avevano attivato gli strumenti sostitutivi della stazione appaltante, consentendo la continuità dei lavori attraverso il pagamento diretto di subappaltatori, fornitori e delle maestranze (nel cantiere savonese sono rimasti 6 operai e due impiegati. ndr)con il versamento degli emolumenti a favore degli operai.

La procedura di ricomposizione dell'azienda, dopo un iter amministrativo del Tribunale complesso, si era conclusa a luglio 2025 con la cessione da parte di ICI di alcuni rami d'azienda.

Tuttavia, nel corso delle settimane successive, i cantieri non erano ripartiti con il regime atteso, rimanendo invariate le condizioni di stallo delle varie attività.

Anas, quindi, aveva proceduto con le formali contestazioni all’appaltatore, avviando la procedura di risoluzione dei contratti sia della variante di Savona sia della variante della Spezia.

I gravi inadempimenti e i ritardi accumulati da ICI nell’esecuzione dei lavori rendono infatti inidonea la prosecuzione delle commesse con l'impresa, come invece proposto dalla stessa in un nuovo piano concordatario nel frattempo attivato nel Tribunale di Roma.

Il Giudice potrà decidere di rigettare la proposta dell’impresa, consentendo così ad Anas di finalizzare la risoluzione dei contratti di appalto sia di Savona che della Spezia e completare i lavori con nuove imprese (già individuate) a partire dai primi mesi del 2026, oppure accogliere l’istanza e dunque consentire ad ICI di proseguire nella esecuzione dei contratti di appalto.

In quel caso Anas potrà proporre reclamo secondo le procedure di diritto civile.