Oggi sono diventati strumenti versatili e creativi, capaci di arricchire l’esperienza culturale e turistica grazie a contenuti multimediali: video, audio, immagini e documenti che si aprono in un attimo sullo smartphone. Una tecnologia semplice, ma che può fare la differenza nel modo in cui scopriamo e valorizziamo il patrimonio culturale, anche qui in Liguria.
Audioguide che nascono da un QR Code
Grazie a piattaforme come multimediaqrcode.com, è possibile creare QR Code multimediali che ospitano audio-guide, brevi video o immagini di approfondimento. In pratica, ogni opera, scultura o oggetto può “raccontarsi” da solo: basta un QR Code accanto all’esposizione e l’utente, con un semplice gesto, può ascoltare una spiegazione, guardare un video che mostra i dettagli della tecnica o leggere curiosità aggiuntive.
A differenza di molti altri generatori di QR Code, MultimediaQRCode è gratuito, attivo da oltre dieci anni e apprezzato da migliaia di utenti in tutto il mondo. Offre la possibilità di collegare file audio (per le audioguide), video (per dimostrazioni o restauri), immagini in alta definizione (per zoom su particolari di un’opera) e documenti informativi, rendendo ogni visita più completa e personalizzata.
L’esempio virtuoso del Museo dei Menhir di Laconi
Un caso interessante arriva dalla Sardegna, dove il Museo dei Menhir di Laconi ha adottato proprio questa soluzione: su ogni pannello espositivo è presente un QR Code che, una volta scansionato, riproduce un’audioguida che accompagna il visitatore lungo il percorso museale. Un modo innovativo e accessibile per condividere il sapere, senza bisogno di dispositivi dedicati o app da installare, e che ha reso la fruizione del museo più moderna e inclusiva.
Savona e la sfida della digitalizzazione culturale
Anche Savona, con i suoi musei e le sue collezioni, potrebbe trarre grande beneficio da un approccio simile. Il sistema museale cittadino, MuSa Savona, ospita un patrimonio artistico e storico notevole, che va dalle opere d’arte sacra ai reperti archeologici. Immaginare una visita arricchita da QR Code che raccontano la storia di un dipinto, spiegano il restauro di un affresco o riproducono suoni d’epoca significherebbe rendere la cultura ancora più viva e accessibile a tutti.
Una semplice stampa accanto a un’opera può diventare la porta d’ingresso a un mondo di contenuti sonori e visivi, capace di coinvolgere giovani e adulti. E tutto ciò senza grandi costi o infrastrutture complesse: bastano pochi minuti per generare un QR Code multimediale e collegarlo ai materiali già disponibili.
Cultura, turismo e accessibilità
Questa tecnologia, oltre a migliorare l’esperienza dei visitatori, può contribuire alla promozione turistica del territorio. Un QR Code posto vicino a un monumento, una chiesa o un punto panoramico può fornire una breve narrazione audio o un video che invita a esplorare altri luoghi vicini, creando una rete digitale di scoperte e itinerari. Si tratta di una forma di comunicazione immediata e sostenibile, perfettamente in linea con l’obiettivo di rendere la cultura più accessibile e connessa.
Un piccolo codice per grandi storie
I QR Code multimediali rappresentano un modo semplice e democratico per dare voce alle opere e ai luoghi. E se realtà come il Museo dei Menhir di Laconi hanno già mostrato quanto possa essere efficace, chissà che presto anche i musei liguri — a partire da Savona — non raccolgano la sfida, portando le loro storie a “parlare” direttamente attraverso un piccolo, potente codice.
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