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Attualità | 17 novembre 2025, 14:47

Imposte comunali non pagate, il Comune di Savona punta a recuperare 3 milioni nel 2025

Confermato dall’ente l’affidamento in concessione dei controlli: nell’appalto è entrata anche l’imposta di soggiorno

Imposte comunali non pagate, il Comune di Savona punta a recuperare 3 milioni nel 2025

Oltre 3 milioni per il 2025 e 2,5 milioni nel 2026. È quanto Palazzo Sisto prevede di recuperare dall’evasione delle imposte comunali nel 2025 e nel 2026, in base al Bilancio di Previsione 2026-2028.

Per l’anno in corso il recupero previsto è di 3 milioni 134 mila euro, così suddivisi: 1,6 milioni da evasione Imu, 9 mila da evasione della vecchia Ici, 1,5 milioni da evasione della Tari e 25 mila euro da evasione della Tasi. Nel 2026 il Comune prevede di recuperare 1,3 milioni da evasione Imu, 3 mila euro di recupero Ici, 1,2 milioni da evasione Tari e 8 mila euro di recupero evasione Tasi.

Gli accertamenti di Imu, Tari e imposta di soggiorno, insieme alla riscossione coattiva dei tributi e delle altre entrate comunali, sono stati affidati all’ATI Andreani Tributi – ICA, con una gara fatta lo scorso anno. L’incarico all’ATI era già stato affidato nel 2017, in seguito a gara, e il Comune ha deciso di proseguire anche per gli anni successivi con la gestione in concessione a terzi, ampliando l’appalto anche all’accertamento dell’imposta di soggiorno, prima gestita da Palazzo Sisto.

Elena Romanato

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