"La firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, dopo le 40 ore di sciopero dei mesi scorsi, è un risultato positivo" . Così la Fiom Savonese commenta la proposta di rinnovo contrattuale che si prepara ad essere sottoposto all'esame dei lavoratori.
"La trattativa è stata complicata – spiega la Fiom savonese - ma si è riusciti a salvaguardare il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici. Incremento salariale, inizio sperimentazione riduzione orario di lavoro, stabilizzazione rapporti di lavoro precari erano i punti cardine delle rivendicazioni sindacali e sono stati ottenuti. Dopo che i contenuti dell’intesa saranno illustrati nelle assemblee nei luoghi di lavoro, spetterà alle lavoratrici e ai lavoratori esprimersi con voto referendario vincolante, in un momento comunque complicato fatto di gravi crisi industriali che necessitano soluzioni immediate".
Da anni anche il territorio del Savonese vede ridurre la propria base produttiva "Stanno mancando da parte della politica e delle Istituzioni – dice Fiom - gli orientamenti e le scelte sui temi del lavoro e dell’industria. Sono sempre più urgenti interventi di politica industriale senza i quali si rischia di peggiorare ulteriormente una condizione già precaria in quanto la produzione generalmente è tornata a scendere. Si perdono professionalità e i dati dell’occupazione nel comparto metalmeccanico in provincia non sono positivi".
La proposta è quella di creare percorsi formativi per garantire ai giovani un lavoro stabile, non precario, ben retribuito e di qualità nelle fabbriche del territorio. "Sono aperte troppe criticità aziendali – continua Fiom - e bisogna ancora condividere il merito delle realtà che possono avere una prospettiva importante. Piaggio Aerospace è stata venduta al colosso di stato turco Baykar. Serve un coordinamento ministeriale sull’impegno economico fatto nei primi due anni, le sinergie strategiche con Leonardo sono positive ma potrebbero non bastare per dare le necessarie garanzie all’intero Piano Industriale. Non è più rinviabile un incontro della proprietà con le organizzazioni sindacali e la politica locale".
"La dinamica di ammodernamento del P180 e la futura produzione di droni di ultima generazione – prosegue il sindacatod ei metal,meccanici - devono progredire ed integrarsi per assicurare l’equilibrio tra l’attività civile e militare ed andare di pari passo con consistenti investimenti ma soprattutto con un piano di assunzioni di qualità, professionalmente sostenibile e che tenga in considerazione importanti realtà dell’indotto tipo LaerH. La situazione del settore Automotive in Italia ed Europa diventa sempre più critica e investe prepotentemente anche la nostra provincia dove insistono aziende della componentistica come Bitron e Continental, acquisita dal fondo di investimento Mutares".
Fiom lancia la proposta di un Tavolo di Monitoraggio provinciale e un impegno istituzionale degli Enti Locali sul territorio a difesa degli stabilimenti che potrà avvenire solo con un supporto concreto per cogliere opportunità di sviluppo di ulteriori prodotti con conseguenti certezze occupazionali. "In Alstom, la costruzione del capannone finalizzato a potenziare le attività di grande manutenzione per locomotive merci – afferma Fiom - si concretizzerà anche grazie ad una quota di finanziamento pubblico. Pertanto, le nuove 41 assunzioni previste a regime dovranno essere una opportunità per il territorio e tali saranno solo se si condivideranno impegni precisi su tempistiche, formazione e stabilità contrattuale. Senza lavoro di qualità non sarà possibile ipotizzare un serio rilancio del comparto metalmeccanico del nostro territorio".
"La Legge di Bilancio predisposta dal Governo è basata su tagli alla spesa sociale – prosegue Fiom - e misure contro i lavoratori e le lavoratrici. In un paese che si sta impoverendo, il Governo taglia le pensioni, non investe su sanità e scuola pubblica, non contrasta la precarietà, ma aumenta la spesa militare e favorisce gli evasori fiscali con nuovi condoni. La crisi, che mette a repentaglio l’occupazione e interi settori produttivi, si supera difendendo il lavoro, investendo come già detto in politica industriale, aumentando il salario e rafforzando il welfare. Al contrario il governo, che prometteva l’abrogazione della legge Fornero, per fare cassa taglia le pensioni e aumenta l’età di accesso".
Secondo il sindacato è necessario aumentare i salari, investire nell’industria, nelle pensioni, nella sanità e la scuola, ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati; rire basta alla precarietà. "Per questi motivi le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici savonesi – conclude aderiscono allo Sciopero generale cgil del 12 dicembre e parteciperanno convintamente alla manifestazione regionale di Genova".