Cronaca - 03 dicembre 2025, 15:20

Aurelia Bis, incontro sindacati-Hub Savona: i lavoratori senza stipendi e cassa edile: "Situazione disastrosa"

Anas dovrebbe pagare il mese di settembre. L'appaltatrice dei lavori ha presentato istanza di concordato. Il Tribunale non è si è ancora espresso sulla procedura di risoluzione del contratto

Ancora una volta una doccia gelata per i 7 lavoratori rimasti nel cantiere dell'Aurelia Bis.

Intorno all'ora di pranzo si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici di Hub Savona, l'associazione temporanea di impresa di cui fa parte l'appaltatrice dei lavori Italiana Costruzioni Infrastrutture (ICI) e gli stessi avrebbero specificato di aver fatto richiesta d'istanza di concordato "congelando" di fatto il pagamento dello stesso stipendio di novembre.

I dipendenti, 5 operai e due impiegati, sarebbero inoltre in attesa di ricevere la paga di settembre che dovrebbe però essere saldata da Anas. Mancherebbe poi il il pagamento della cassa edile e quindi della tredicesima mensilità (da aprile a novembre non è stata versata).

"Ancora una volta non ci sono novità positive. Con l'istanza di concordato effettuata il 24 novembre fa sì che i pagamenti siano congelati e si saprà se andrà a buon fine non prima del 15- 20 gennaio. Sul mese di novembre potrebbero pagare infatti, solo dal 25 al 30 - spiega Maurizio Nonnoi, Filca Cisl Liguria - In questo momento, anche senza cassa edile, scoperta da aprile, i lavoratori sono senza remunerazione, speriamo che Anas paghi settembre. La situazione è disastrosa, una cosa del genere non l'ho mai vissuta".

"Hanno comunicato che è stato aperto da Hub Savona il concordato e al momento è tutto bloccato per gli operai: non hanno versato la cassa edile, novembre non gli può essere pagato se non 5 giorni dal 25 al 30 e lo stipendio di settembre non è ancora stato retribuito" commentano dalla Fillea Cgil.

Nel frattempo però il Tribunale di Roma non si è ancora espresso sulla procedura di risoluzione del contratto da parte di Anas e pare, secondo indiscrezioni che si esprimerà a metà mese di dicembre.

LA CRONISTORIA

Anas nell'incontro del 16 ottobre aveva spiegato che dopo l’avvio di entrambi i cantieri nel savonese e La Spezia, l’impresa ICI Italiana Costruzioni S.p.A., esecutrice delle opere, aveva dovuto affrontare una serie di severe vicissitudini societarie, per le quali era stata avviata una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma.

La procedura doveva costituire un passaggio essenziale per il riassetto finanziario dell’azienda, anche attraverso la vendita di alcuni asset societari, così da garantire il prosieguo delle attività del cantiere.

In quel difficile contesto, con conseguenti ed inevitabili rallentamenti dei lavori, Anas e il Commissario straordinario, avevano attivato gli strumenti sostitutivi della stazione appaltante, consentendo la continuità dei lavori attraverso il pagamento diretto di subappaltatori, fornitori e delle maestranze con il versamento degli emolumenti a favore degli operai.

La procedura di ricomposizione dell'azienda, dopo un iter amministrativo del Tribunale complesso, si era conclusa a luglio 2025 con la cessione da parte di ICI di alcuni rami d'azienda.

Tuttavia, nel corso delle settimane successive, i cantieri non erano ripartiti con il regime atteso, rimanendo invariate le condizioni di stallo delle varie attività.

Anas, quindi, aveva proceduto con le formali contestazioni all’appaltatore, avviando la procedura di risoluzione dei contratti sia della variante di Savona sia della variante della Spezia.

I gravi inadempimenti e i ritardi accumulati da ICI nell’esecuzione dei lavori rendono infatti inidonea la prosecuzione delle commesse con l'impresa, come invece proposto dalla stessa in un nuovo piano concordatario nel frattempo attivato nel Tribunale di Roma.

Il Giudice potrà decidere di rigettare la proposta dell’impresa, consentendo così ad Anas di finalizzare la risoluzione dei contratti di appalto sia di Savona che della Spezia e completare i lavori con nuove imprese (già individuate, la seconda in graduatoria.ndr) a partire dai primi mesi del 2026, oppure accogliere l’istanza e dunque consentire ad ICI di proseguire nella esecuzione dei contratti di appalto. In quel caso Anas potrà proporre reclamo secondo le procedure di diritto civile.