Dopo un percorso durato quasi sei anni, nei giorni scorsi il coordinatore dei Circoli PD Valbormida ha annunciato con una lettera le proprie dimissioni dal ruolo. Un periodo, nelle sue stesse parole, segnato dal tentativo di ricostruire un partito che attraversava “una crisi identitaria e di comunità”, spesso smarrito in “dinamiche autoreferenziali tra le varie anime”.
Ziglioli, nella lunga lettera inviata ai circoli, rivendica il lavoro svolto per “compattare e provare a fare sintesi rispetto alle questioni di merito con l'unica finalità di dare dignità e un futuro a questo territorio”. Tuttavia riconosce di avere dovuto prendere atto che “le divergenze e l'impossibilità di trovare una sintesi tra i vari circoli non era frutto di visioni diverse ma bensì di una volontà che spesso mette in primo piano i personalismi, la ricerca di visibilità e la ricerca di ‘postazione’”.
Il coordinatore uscente ricorda di aver già manifestato mesi fa, alla presenza del segretario provinciale e degli amministratori locali, la propria disponibilità a farsi da parte qualora non fosse stata intrapresa “una azione concreta e strutturata, che mettesse in primo piano le questioni di merito e la formalizzazione del coordinamento”, chiedendo che una scelta tanto delicata venisse condivisa “con tutti gli iscritti del territorio”. Un tentativo che si sarebbe però rivelato “infruttuoso”, convincendolo che non vi siano più le condizioni per proseguire un’attività “contraria alla mia visione politica”.
“La Valbormida non può essere una sorta di autobus sul quale caricare tutto e tutti, un posto dove prevalgono i personalismi”, afferma Ziglioli, che annuncia comunque l’intenzione di restare nel partito perché convinto che il PD sia “l’unica forza che ancora possa ‘ideare’ un riscatto per la Valbormida, la Liguria e la nostra nazione”.
Alla lettera segue la replica del segretario regionale del PD Liguria, Davide Natale, e di quello provinciale di Savona, Emanuele Parrinello. I due dirigenti condividono l’amarezza espressa da Ziglioli e sottolineano come la pubblicazione della missiva sulla stampa dimostri che “il lavoro da fare è ancora molto e che per alcuni la politica non è essere al servizio della propria comunità ma utilizzarla per i propri disegni”.
Natale e Parrinello riferiscono di aver scritto immediatamente a Ziglioli, invitandolo a proseguire il percorso avviato: “Il lavoro che sta portando avanti non deve essere interrotto, specialmente in un momento così cruciale per la Val Bormida ancora al centro di scelte che potrebbero comprometterne il futuro”. Da parte loro arriva quindi un messaggio di pieno sostegno: “Rinnoviamo la piena fiducia nel lavoro di Simone e per questo siamo sicuri che, dopo questo momento di amarezza, saprà ripartire con rinnovato entusiasmo”.










