L'Asl2 ha avviato una ricognizione per individuare il personale potenzialmente interessato alla stabilizzazione, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale post-pandemia.
La decisione si inserisce nel quadro della Legge 234/2021, che permette alle aziende sanitarie, fino al 31 dicembre 2025, di assumere a tempo indeterminato operatori che abbiano maturato almeno 18 mesi di servizio nel Servizio sanitario nazionale, con almeno sei prestati tra il 2020 e il 2025, periodo segnato dall’emergenza Covid-19.
Non si tratta però di assunzioni immediate ma di una prima fase nella quale Asl2 vuole capire quante persone, tra quelle che hanno lavorato con contratti a termine o con forme flessibili, possiedono i requisiti e intendono essere stabilizzate. Solo dopo questa fotografia della situazione sarà possibile procedere concretamente.
La ricognizione nasce da un'analisi fatta dai direttori delle diverse strutture per verificare il fabbisogno reale di personale e figure professionali indispensabili per garantire servizi continui e stabili. Il quadro che emerge è chiaro: Asl2 ha bisogno di rinforzare vari ambiti, in particolare quelli sociosanitari e territoriali. Il fabbisogno aziendale complessivo indicato dalla delibera è di 31 unità, così suddivise: 3 psicologi , 5 psicoterapeuti, 10 infermieri, 7 fisioterapisti, 1 tecnico di neurofisiopatologia, 1 dietista, 2 assistenti sociali e 2 operatori socio-sanitari.
Un’attenzione particolare è rivolta alla psicologia territoriale, un settore che la nuova organizzazione sanitaria considera centrale per la presa in carico della comunità. Due dei nuovi psicologi, ad esempio, saranno inizialmente dedicati proprio al potenziamento dei servizi psicologici nei distretti.
“Dopo il primo provvedimento di qualche mese fa questa delibera – dichiara Giovanni Oliveri di Fp -Cisl - è la seconda fase che completa il percorso di stabilizzazione del personale precario in azienda estendendolo ai profili della dirigenza e del comparto che mancavano. Un obiettivo da noi perseguito che con soddisfazione possiamo considerare raggiunto”.