Dopo lo sciopero molto partecipato del 17 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori del settore dei servizi ambientali torneranno a incrociare le braccia martedì 10 dicembre 2025. Lo annunciano Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che denunciano la totale chiusura delle controparti – Utilitalia, Cisambiente Confindustria, Assoambiente e le centrali cooperative – nel confronto sul rinnovo del CCNL unico di settore, scaduto da oltre dieci mesi.
Secondo le Segreterie nazionali, le associazioni datoriali starebbero portando avanti una strategia di rinvii e immobilismo “per indebolire le tutele e abbassare i salari”. Un atteggiamento che i sindacati definiscono “inaccettabile”, soprattutto in un contesto segnato da inflazione, aumento del costo della vita e crescenti pressioni sui carichi di lavoro.
“Lo sciopero interesserà l’intera giornata e tutti i turni di lavoro – spiega Sea-S –. Segnaliamo all’utenza che potrebbero verificarsi disagi nell’erogazione dei servizi. Saranno garantite – secondo quanto previsto dalla normativa e dal codice di regolamentazione delle modalità di esercizio del diritto di sciopero – le prestazioni di servizio indispensabili e, al termine dello sciopero, l’erogazione dei servizi tornerà alla normale fruibilità”.
“Il servizio porta a porta per le utenze domestiche e non domestiche non rientra tra i servizi garantiti – conclude Sea-S –. Si raccomanda alla cittadinanza di non procedere all’esposizione dei rifiuti fino al giorno successivo previsto dal calendario per le singole tipologie”.