La consigliera regionale ligure del Partito Democratico Carola Baruzzo ha presentato un ordine del giorno collegato alla Nota di aggiornamento al NADEFR 2026-2028 sulla proposta di compartecipazione delle Regioni al gettito derivante dal gioco d’azzardo.
“È inaccettabile che le Regioni possano essere incentivate a fare cassa sulla pelle delle persone con dipendenza da gioco, trasformando il gioco d’azzardo da problema sociale da governare a risorsa economica da cui attingere” dichiara Baruzzo, ricordando che in Italia nel 2024 sono stati spesi circa 157,4 miliardi di euro in gioco e che circa 1,5 milioni di giocatori sono considerati problematici.
Condividendo le preoccupazioni espresse anche dalla campagna nazionale "Mettiamoci in gioco", l’ordine del giorno chiede alla Regione Liguria di non sottoscrivere la richiesta, avanzata in Conferenza delle Regioni, di partecipare al gettito fiscale del gioco senza vincoli di destinazione e di farsi invece promotrice, sempre in Conferenza, del potenziamento degli strumenti di contrasto al gioco d’azzardo patologico, a partire dall’incremento del fondo nazionale dedicato e dal ripristino dell’Osservatorio specifico presso il Ministero della Salute.
“Il messaggio deve essere chiaro: lo Stato e le Regioni non devono avere alcun interesse economico nell’aumento delle giocate, ma solo nell’aumento delle persone curate e guarite dalla dipendenza. Trovo che il centrodestra, bocciando l'ordine del giorno, abbia dato un messaggio molto negativo. Lo avrebbero votato se avessimo accettato di togliere la richiesta di non sottoscrivere la richiesta di poter guadagnare, come Regioni, dal gioco d'azzardo, ma questo è proprio il nucleo della nostra posizione da un punto di vista sia pratico che etico" conclude la consigliera Baruzzo.










